Editoriali — 15 Novembre 2014

La continua contrapposizione fra la depressione atlantica ed un anticiclone di blocco proteso sulla parte orientale del Continente determina non solo il rallentamento delle perturbazioni in transito sul Mediterraneo, responsabili delle ripetute violente ondate di maltempo sull’Italia, ma anche il continuo afflusso di correnti calde meridionali in risalita dalle latitudini sub-tropicali. La persistenza di questo regime è tale quindi da determinare caldo esagerato (in raffronto alla norma stagionale) per novembre non solo sul nostro Paese, ma anche su gran parte del Continente. Le correnti più fresche nord-atlantiche riescono a far sentire la propria presenza solo su parte dell’Europa Occidentale ed è solo la Penisola Iberica a godere di clima più fresco rispetto al normale.

I dettagli delle anomalie termiche degli ultimi 7 giorni appaiono assai esplicativi: in una vasta area dei settori centro-orientali del Continente le temperature medie dell’ultima settimana sono risultate sopra la norma addirittura di 10 gradi ed oltre (si vedano le zone colorate di grigio). Anche l’Italia, che si trova a mollo ed in una situazione d’emergenza per le troppe piogge, ha risentito di queste correnti così tiepide e cariche d’umidità. Maltempo estremo e caldo vanno in qualche modo a braccetto e la nostra Penisola sconta la sua posizione al centro del Mediterraneo, con piogge e temporali ulteriormente esaltati dall’energia del mare. Ma l’inverno dove si trova? Per il momento piuttosto lontano, relegato alle latitudini più settentrionali sulla parte nord della Scandinavia.
Fonte: Meteogiornale.it35058_1_1

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