Editoriali — 18 Gennaio 2015

Fatta piazza pulita degli anticicloni, ora l’attenzione è tutta per lei, la vasta saccatura polare che, agganciato il vortice d’Islanda, inizierà a portare masse d’aria polare marittima verso l’Europa e il Mediterraneo. La progressione dell’asse di saccatura,piuttosto lento, avrà due effetti principali: il primo sarà quello di vedere il nostro meridione sotto il tiro delle miti correnti meridionali ancora per 72 ore, il secondo sarà quello di un prosieguo della fase di maltempo associata probabilmente sino ai primissimi giorni di febbraio.

Sarà dunque un lento rientro verso la normalità stagionale, un processo che si fregerà di diverse mani” di aria fredda pronte a confluire dalle alte latitudini atlantiche verso il cuore del Mediterraneo.

Stiamo osservando in particolare un nocciolo di aria fredda, inserito in un contesto depressionario di tutto rispetto, che dovrebbe staccarsi dalla circolazione polare nella seconda parte della settimana e giungere sull’Italia tra giovedì 22 e venerdì 23. Il duplice apporto di vorticità, profuso da una parte in seno ad un blocco di aria polare marittima in partenza dalla Groenlandia meridionale e dall’altra da parte di una depressione in risalita dalle coste orientali nord-americane, potrebbe generare un vortice molto profondo direzionato proprio verso il cuore del Mediterraneo e quindi anche verso l’Italia.

Potrebbe essere l’occasione buona per assistere a nevicate sino a bassa quota, forse anche in pianura su parte del nostro settentrione. Nei prossimi aggiornamenti faremo il punto della situazione e forniremo ulteriori spunti di prognosi per inquadrare nel giusto contesto questa avvincente fase stagionale.

Luca Angelini

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