di Nicoletta Nencioli
Il pianeta Terra ha appena registrato l’inverno più caldo della storia: il ‘tepore’ dell’atmosfera nell’emisfero Nord, dove vive il 90% della popolazione del mondo, ha battuto il record precedente del 2007 di uno 0.05 gradi Farenheit. A rivelarlo gli ultimissimi dati dell’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica Usa (NOAA).
Nei mesi che vanno da dicembre 2014 alla fine di febbraio 2015 la temperatura media rilevata sulle acque e sulla terra è stata 0,79 gradi Celsius al di sopra della media del 20/mo secolo. Tra le aree che hanno registrato innalzamenti delle temperature record figurano: la Mongolia dell’est, la Siberia centrale, la parte occidentale degli Stati Uniti. Unica zona ad aver sofferto un freddo inusuale la costa Est dell’America, dove città come Boston sono state sommerse dalla neve caduta a ripetizione appena sotto i tre metri.
Mentre nell’emisfero Sud era estate, in quello Nord – spiega il NOAA – luoghi come la California sono stati colpiti da un calore tale da far scattare siccità senza precedenti. Secondo alcuni esperti, lo Stato ha a questo punto solamente un anno di riserve di acqua disponibili e le falde acquifere sotterranee stanno rapidamente sparendo. Ma l’effetto serra ed il surriscaldamento dell’atmosfera hanno fatto battere anche altri record: febbraio è già stato il più caldo dal 1998, e il 2014 è stato l’anno più caldo in assoluto. E secondo un diverso studio sull’andamento delle temperature globali del ‘Goddard Institute’ della Nasa, uno dei motivi delle temperature più alte della norma questo inverno dipenderebbe dalla nascente formazione del ‘El Nino’, un modello climatico per cui il calore della superficie delle acque dell’oceano Pacifico influenza il clima in tutto il mondo. Proprio El Nino, sta aumentando le probabilità che il 2015 continui sul cammino del 2014:diventando a sua volta l’anno più caldo della storia.
ansa.