Chi di noi, magari dopo aver lavato accuratamente la propria macchina, si è ritrovato la carrozzeria nuovamente imbrattata da una polvere giallastra o rossastra, tanto tenace da rendere perfino irriconoscibile il colore della vernice metallizzata più appariscente?
ll fenomeno è tutt’altro che raro e può verificarsi in qualsiasi periodo dell’anno, anche se di preferenza nel semestre freddo. Tutto trae origine dalla collocazione dei centri pressori sullo scacchiere euro-mediterraneo e in particolare quella disposizione che vede un profondo centro depressionario tra penisola Iberica e Marocco, unitamente ad una struttura anticiclonica subtropicale protesa fin sull’Europa orientale e/o sui Balcani. Tra i due centri di pressione si attiva un consistente flusso di correnti sciroccali che si origina nel pieno del deserto del Sahara e che si spinge poi diretto verso l’Italia.
Nel momento e nel luogo in cui questo Scirocco si origina, l’aria è molto secca e solleva ingenti quantitativi di sabbia dalla superficie del grande deserto con venti di tempesta che la conducono poi a quote anche molto elevate. In seno a queste forti correnti sciroccali i granelli di sabbia più piccoli sottratti per la maggior parte al settore libico o tunisino, ma anche da quello algerino, rimangono in sospensione a livello degli strati nuvolosi che si accompagnano al flusso a causa dei moti verticali ascendenti (siamo in regime depressionario) oltre che alla turbolenza e alla convezione presenti. Non tutta la sabbia riesce però ad attraversare il Mediterraneo, ma solo i granelli di polvere di diametro inferiore a 0,01 millimetro. Il resto del ventaglio sabbioso in sospensione precipita in proporzione al suo peso, a debita distanza dal luogo di origine e non perviene sulla nostra regione.
Luca Angelini