Buon pomeriggio!
Il mese di Marzo è per definizione “pazzerello” per la sua attitudine ad alternare fasi meteorologiche a volte molto discordanti tra di loro e ce ne siamo accorti lo scorso weekend quando improvvisi temporali di grandine e gragnola hanno anche imbiancato localmente frazioni di territorio a ridosso delle coste.Niente di eccezionale o inconsueto,ma forse ci eravamo abituati troppo ad un clima mansueto e mite da mesi (quello si anomalo) con una fase anche siccitosa che ormai è solo sgradito ricordo.Anche gli appennini si sono imbiancati dando il “contentino” agli imprenditori della neve che tanto stanno soffrendo.discorso diverso per le Alpi dove di neve ne è scesa veramente tanta ultimamente ribaltando le stagioni.
Tornando al clima normalmente pazzerello,in settimana assisteremo ad una azione retrograda di una goccia fredda in distacco dall’Europa continentale che allo stato attuale sembra diretta leggermente a nord delle Alpi,ma che condizionerà il tempo anche più a sud seppur con effetti diversi.Anche la stessa aria che si trascinerà la suddetta goccia fredda sarà di origine continentale(non Siberiana chiariamoci!)moderatamente fredda per il periodo che garantirà nevicate anche in pianura a nord delle Alpi e localmente anche sul nord Italia.Il passaggio del fronte freddo a metà settimana creerà condizioni di maltempo anche temporalesco anche sul versante Adriatico(localmente) in un contesto di clima più fresco per il periodo e magari freddo se vi piace sentirvelo dire,ma come dicevo sopra non c’è niente di straordinario.Un mese di Marzo che se non chiuderà in media termica,poco ci mancherà visto che anche nel proseguo non si scorgono anomalie termiche positive come siamo stati abituati da mesi.Ne riparliamo,comunque.
PRECISAZIONE: Il grafico elaborato in questa rubrica è specifica per una macro area posizionata all’incirca nella zona costiera centrale adriatica e riguarda una emissione delle 4 giornaliere.Tale situazione incide notevolmente sulla precisione della tendenza sopratutto con lo scorrere della scala temporale.
Marco Lucarelli