Musica, Eventi & Meteo — 27 Luglio 2015

Per la rubrica… E’ TEMPO di.. Musica… Luglio 1974 – Neil Young: “On the Beach”…  Avevo già parlato di Neil Young ( ebbene sì, anche per lui ho un debole che ce volete fa…) ed oggi propongo alla vostra attenzione il secondo episodio della “trilogia del dolore” ( ricordo il primo ” Times FadeAway,live, e Tonight’s is The Night oggetto della precedente chiaccherata) Uscito il 19 Luglio 1974 questo album davvero eccellente per usare un eufemismo, consta di 8 piccoli grandi gioielli, con la steel guitar a fare la parte del leone. Tenero ed arrabbiato, On the Beach è uno di quei dischi che possono provocare un diluvio di emozioni in cui blues, bluegrass, folk e rock si fondono con tanta eleganza che sembra quasi troppo facile: copertina molto evocativa ( una parte di astronave conficcata nella sabbia di una spiaggia desolata e ventosa) il lavoro vede tra gli ospiti nomi del calibro di Rik Danko al basso, David Crosby alla ritmica, Graham Nash.

Le tematiche trattate da Young nei testi sono, come i generi musicali presenti, tante e diverse: si parla di depressione di amore perduto e di errori fatti; di speranza, di desiderio e di ottimismo. Una grande tracklist in cui cito random il Rock di apertura di “Walk on” con Molina alla batteria, la bellissima ballata Revolution Blues” (Rik Danko e David Crosby presenti) con Neil Young protagonista di un assolo straordinario, “Vampire Blues” con hammond e svisate elettriche, la title track con Graham Nash ospite fino ai 9 minuti di un pezzo Capolavoro.

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