29-11-2015 – Salve a tutti; editoriale serale al termine di una giornata festiva ampiamente soleggiata nelle regioni italiane. Dopo l’intenso peggioramento che ha interessato il centrosud nei giorni scorsi, il tempo va infatti rapidamente migliorando su tutte le regioni e, nei prossimi giorni, un robusto campo altopressorio si affermerà nel Mediterraneo, portando altre belle giornate laddove non saranno presenti le nebbie, molto diffuse nelle pianure nel nord con gli assetti barici attuali (fig.1).

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fig.1

Come si evince dall’analisi della figura 1, già nella giornata di domani l’alta pressione avrà il completo dominio del Mediterraneo centrale, con una figura ibrida a prevalente contributo africano in quota, azzorriano (subtropicale marittimo) al suolo.Tutta la struttura è continuamente rafforzata dalla rimonta e risalita del getto polare oltre il 50° parallelo, legata sempre al notevole rafforzamento del Vortice Polare (ved. editoriale), se ne è ampiamente discusso ieri.

L’evoluzione evidenziata per i prossimi giorni non muterà molto per tutta la prima decade del mese di Dicembre, a causa della completa chiusura del Vortice Polare in corrispondenza di tutti i piani isobarici (strato-troposferici, fig.2).

fig.2

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In tale contesto, gli spazi di manovra per le ondulazioni del getto polare sono veramente scarsi e il flusso del jet stream, limite dell’aria fredda proveniente dalle latitudini polari, è previsto restare confinato sempre oltre il 50° parallelo. 

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A fine emissione comunque, sembra farsi largo una saccatura da nord, legata a un moderato cedimento dei geopotenziali nel nord Europa, con allentamento della tensione zonale e formazione di un cavo d’onda proprio tra il Mediterraneo centrale e i Balcani (fig.3).

fig.3

 
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Tale evoluzione sarebbe in grado di portare un cospicuo abbassamento delle temperature su tutte le nostre regioni, più avvertito in Adriatico e ben si inquadra con il mantenimento di una struttura compatta del VP. Nel complesso, l’evoluzione prospettata nel lungo termine dal modello americano può essere assimilata alla ipotesi 1 paventata nell’editoriale serale del giorno prima. In tale editoriale si è discusso delle possibili modalità con cui potrebbero realizzarsi le pause perturbate al previsto  e probabile dominio anticiclonico nel mese di Dicembre e questa è quella ritenuta più probabile (fig.4).

fig.4

Tale ipotesi vede la presenza di un flusso perturbato da nordovest in rapido passaggio verso sudest nella penisola italiana, con effetti più cospicui nelle adriatiche e al sud. Per il resto, dominio anticiclonico. Non è molto direte voi, ma questo è quanto offrono i modelli con un VP di tale potenza a tutte le quote.

Inverno finito??

Niente affatto, questa è la tendenza per Dicembre, ma le cose potrebbero cambiare drasticamente con l’anno nuovo, forse anche prima, ci aggiorneremo come sempre.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)