28-09-2015 – Salve a tutti; aggiornamento serale modelli improntato sempre più all’analisi della evoluzione meteorologica della parte centrale della settimana in corso, quando masse d’aria notevolmente differenti andranno a confluire nel bacino centroccidentale del mediterraneo. Il processo menzionato in realtà è già in atto e sta generando numerosi temporali nel sud Italia, in particolare tra Ionio e Tirreno meridionale, dov’è attualmente in atto la confluenza tra le infiltrazioni fredde da nordest e l’aria calda subtropicale proveniente dalle coste settentrionali dell’Africa (fig.1)….
fig.1
Il quadro evolutivo così delineato nel Mediterraneo appare in effetti alquanto complesso, in quanto risulta ancora molto difficile prevedere le esatte modalità della interazione tra la discesa del nocciolo artico, il cui passaggio nel territorio italiano per la giornata di giovedì, e l’aria calda a matrice subtropicale preesistente nel Mediterraneo centrale.
I modello a riguardo, sebbene siano caratterizzati da soluzioni più probabili di altre, ancora non riescono a definire una soluzione univoca a 72-96 h dall’evento.
Nella sua definizione generale, la dinamica prevista può essere riassunta con la seguente definizione: formazione di una intensa struttura depressionaria nel Mediterraneo occidentale tra giovedì e venerdì, fortemente baroclina, composta da un nocciolo freddo artico in quota, in traslazione tra la Pianura Padana e il golfo del Leone e una profonda depressione al suolo in movimento dalle coste algerine verso il Tirreno meridionale.
Per tale evoluzione generale sono contemplate, ancora oggi, molte soluzioni diverse con, analogamente, fenomenologie conseguenti molto differenti.
Iniziamo quindi a verificare l’evoluzione finora ritenuta più probabile, dall’analisi delle successive emissioni, ben rappresentata stasera dal modello europeo (ECMWF, fig.2)
IPOTESI 1: modello europeo ECMWF
Nucleo artico che slitta nell’area pirenaica, perturbazione mediterranea (il presunto ciclone) che dalle coste africane si dirige nel basso Tirreno, innescando intense correnti sciroccali nel sud Italia. Esito: piogge forte e/violente nell’area ionica, adriatica meridionale e Sardegna orientale, nuvoloso e fresco in Adriatico, molto fresco al nord.
IPOTESI 2: modello americano GFS
Nocciolo artico che transita più a nord, perturbazione mediterranea che punta maggiormente al Tirreno meridionale, coinvolgimento nel peggioramento di Campania, regioni centrali in genere, buona parte dell’Adriatico, maltempo sempre presente ma meno duraturo e violento al sud.
IPOTESI 3, modello marina americana NAVGEM
Interazione quasi diretta tra nocciolo artico, in arrivo nelle regioni centrali italiane, e perturbazione africana, forte maltempo al sud e marcata instabilità nelle centrali, con freddo accentuato per la stagione e neve su Appennino centrale >1200 m. Ipotesi intrigante, forse non la più probabile.
IPOTESI 4 modello canadese GEM
Nocciolo artico nel golfo del Leone, intensa perturbazione nel centrosud e adriatico tutto, maltempo su buona parte dell’Italia peninsulare.
L’ipotesi di NAVGEM, con nocciolo artico direttamente in arrivo nelle regioni centrali, sembra in minoranza quindi, più probabile, per quanto si è visto finora, un passaggio più a nord del nocciolo artico, con aria fredda soprattutto al nord e maltempo soprattutto al centrosud (IPOTESI 1, modello europeo).
Da considerare come, nel periodo considerato, le temperature saranno sottomedia ovunque, compreso il sud, dove però risaliranno proprio in coincidenza con il peggioramento, ecco gli spaghetti per tre aree italiane, VERONA, ROMA E IONIO CALABRESE
VERONA
ROMA
CALABRIA IONICA
Come si evince dagli spaghetti, l’anomalia termica è sempre presente, ma si va attenuando procedendo da nord a sud, a supporto delle ipotesi 1 e 2, con il passaggio del nocciolo artico a nord.
Comunque vada, una forte ondata di maltempo nel meridione e in Adriatico, con possibile coinvolgimento delle regioni tirreniche è molto probabile, i modelli di dettaglio iniziano a sbilanciarsi, ecco la previsione YOUMETEO per giovedì (fig.8)
Aggiornamenti da non perdere nei prossimi giorni.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)