Diamo uno sguardo all’evoluzione meteorologica prevista dalla modellistica numerica per il prossimi giorni. Il prodotto utilizzato è quello medio multimodel ensemble (vedi figura riferita al 20 febbraio). Stante la buona predicibilità generale, sino a martedì 17 si confermano sull’Italia condizioni di tempo molto instabile, a tratti anche perturbato, nevoso in montagna e piovoso altrove, comunque non freddo per la stagione.
Una sfilza di perturbazioni, degna dei migliori e più attivi periodi dominati dalle correnti umide atlantiche e il maltempo è servito. Il canale depressionario aperto dal Canada verso il Mediterraneo è una vera e propria autostrada di nuvole, inserite in un contesto climatico normale per la stagione, quindi freddo ma non troppo.
La rotazione del vortice principale, al momento sui nostri mari di ponente, tenderà nei prossimi giorni a far scivolare pian piano il nucleo perturbato verso la Tunisia, per perdersi poi nei meandri del nord Africa a metà della prossima settimana. Per tale motivo l’asse delle precipitazioni, al momento principalmente concentrato su nord, Toscana e Sardegna, tenderà ad interessare progressivamente anche il resto del centro, per poi puntare martedì e mercoledì essenzialmente il nostro meridione.
Capitolo neve (vedi immagini riferite a domenica mattina): il limite delle nevicate rimane basso sulle Alpi centro-occidentali, presentandosi a tratti sino a 400-500 metri tra alto Piemonte e ovest Lombardia, ma collocandosi poi su tutti i settori alpini tra 700 e 900 metri. Segnaliamo che l’intensità delle precipitazioni ha favorito qualche spruzzata di neve sino a quote pianeggianti nella notte tra Piemonte e ovest Lombardia. Sono previste nevicate abbondanti, così come per quanto riguarda l’Appennino settentrionale e il tratto tosco-emiliano, dove i fiocchi si depositeranno a partire mediamente da 900-1.000 metri.
Tra lunedì e mercoledì la neve è attesa sui monti sardi e sulle zone interne del centro tra900 e 1.100 metri, mentre al sud la ritroveremo tra 1.100-1.300 metri, localmente anche a quote temporaneamente più basse in caso di precipitazioni convettive (temporali), possibili soprattutto sulle regioni estreme (Sicilia e bassa Calabria).
Il flusso portante in uscita dal nord America però, all’inizio della prossima settimana, inizierà a disporsi conelevato indice zonale, quindi provvederà a provenire da ovest, andando ad alimentare e a stiracchiare verso l’Europa l’alta pressione atlantica. Da qui la possibilità di un miglioramento che dovrebbe interessare nord e centro da mercoledì 18 e tutta l’Italia a partire dalla giornata successiva e probabilmente almeno sino al prossimo weekend.
Luca Angelini