18-09-2016 – Salve a tutti, instabilità e fresco tipici dell’autunno sono in azione nei cieli italiani, esattamente come annunciato a inizio mese. La seconda perturbazione, collocata in seno al nucleo depressionario giunto 48 h fa nelle regioni italiane, sta apportando una cospicua diminuzione delle temperature in molte regioni, accompagnata da fenomenologie diffuse, sebbene non intense come la prima (fig.1).
fig.1
Il vortice depressionario è in piena azione mentre si scrive nelle nostre regioni, con rovesci talvolta intensi e con il minimo collocato nelle Corsica orientale, pronto a traslare nelle prossime ore verso le coste del Lazio (fig.2).
fig.2
Dalla fig.2 si vede bene quale sia la natura del peggioramento, legata al transito di una goccia fredda caratterizzata da un nucleo freddo nella media troposfera (5500 m) con temperature di -20° C, in progressivo movimento verso sudest; eccolo collocato davanti le coste laziali alla mezzanotte di oggi. (fig.3)
fig.3
A seguito del vortice, anche i fenomeni si sposteranno verso est, intensificando il maltempo nelle regioni centrali e, purtroppo, anche nei settori terremotati (fig.4).
fig.4
Quale sarà quindi la tendenza nei giorni successivi??
Ebbene, la configurazione barica presente al momento nel comparto europeo tenderà ad assumere caratteri di stazionarietà, con poche variazioni, che andiamo ad analizzare (fig.5).
fig.5
La fig.5 rappresenta la previsione per martedì sera e presenta i seguenti aspetti peculiari:
1) Nelle regioni italiane è sempre presente un blanda figura depressionaria, alimentata principalmente da aria fredda contientnale e secondariamente da aria fresca atlantica
2) Sulla Scandinavia è presente una robusta area di alta pressione, in ulteriore rafforzmanento, che funge da blocco per le perturbazioni atlantiche e costringe una parte del flusso atlantico a passare lungo il bordo inferiore, giungendo nel Mediterraneo, dove resta bloccata e alimentata dal flusso continentale con un’ampia figura depressionaria nel bassopiano russo
3) L’anticiclone delle Azzorre, dopo aver inviato una cellula nel nord Europa, resta defilato in Atlantico, interessando unicamente parte della penisola iberica e consentendo appunto il transito del flusso perturbato alle medie latitidini e nel Mediterraneo centrale.
Riassumendo quanto esposto nel dettaglio, per le regioni italiane e, in particolare nel Mediterraneo centrale, nei giorni a venire si rinnoveranno le occasioni per avere episodi d’instabilità più o meno accentuata ma comunque frequentemente presenti, con rovesci e temporali sparsi nella penisola, più probabili al centrosud e nordest, più riparato per ora il nordovest, con temperature spesso sottomedia o in media.
Fino a quando potrebbe durare tale evoluzione??
Per molti giorni, nel senso che non pioverà tutti i giorni ma le schiarite saranno sempre temporanee, soprattutto per alcune regioni (in particolare i settori interni appenninici). Ecco la previsione, sempre del modello europeo, per venerdì sera, praticamente una fotocopia della fig.6. Altro impulso perturbato probabilmente “spillato” dal flusso atlantico e fatto proprio dalla depressione continentale russa, con continua alimentazione fredda nordorientale.
fig.6
Quale potrebbe essere l’andamento delle temperature nella nostra penisola con tale configurazione di blocco??
Sicuramente alquanto fresco. In effetti, la presenza di una continua alimentazione fresca continentale, di instabilità atmosferica e di nuclei freddi in quota non potrà che mantenere il quadro termico sottomedia in molte regioni. Ecco la previsione del modello europeo oer mercoledì sera (fig.7).
fig.7
Ed ecco, a titolo di esempio, gli spaghetti (previsioni ensemble) per la città di Roma, cuore caldo, insieme a Toscana e quasi tutto il nord, dell’estate; contesto completamente mutato; temperature praticamente sempre sottomedia fino al giorno 25 e a seguire non molte la media per tutto il mese (fig.8).
fig.8
Per finire, sebbene con le dovute parentesi di stabilità, tale evoluzione potrebbe ripresentarsi in forma più accentuata a inizio Ottobre, con la reiterata tendenza dell’anticiclone delle Azzorre a puntare verso nord in Atlantico e con conseguente innesco di saccature a matrice artica nel continente europeo centrale e parte del Mediterraneo(fig.9).
fig.9
Insomma, come anticipato in molte occasioni, dalla seconda metà di Settembre il quadro termobarico nel comparto europeo è cambiato, l’inizio dell’autunno potrebbe mostrare il suo volto più instabile e freddo.
Ilario Larosa (meteogeo)