Editoriali — 07 Settembre 2013

Avete già appreso che, dopo il primo passaggio temporalesco di lunedì 9 al nord e al centro, ne seguirà uno per il sud nella giornata di martedì 10, poi tra mercoledì e giovedì un vortice depressionario dovrebbe riuscire a coinvolgere il settentrione e le nostre regioni centrali, spingendo a tratti l’instabilità anche al sud.

E’ questa l’ipotesi più probabile che ci sentiamo di sposare dopo un’attenta analisi comparata dei nostri 3 principali modelli di riferimento: il canadese, l’americano e l’inglese.

Entrambi gli americani vedono l’influenza del vortice piuttosto marcata con formazione anche di un minimo al suolo in Valpadana o a ridosso del Mar Ligure e fenomeni anche di una certa rilevanza, mentre l’inglese vede il nocciolo depressionario più ad est, tra Austria e Repubblica Ceca con conseguenti correnti da nord-ovest e fenomeni solo tra Triveneto e medio Adriatico, in un contesto termico comunque sensibilmente più fresco di quello attuale.

Anche l’inglese però nella sintesi delle sue corse d’ensemble, vede una maggiore ingerenza del vortice sull’Italia intorno a mercoledì 11 e giovedì 12, con fenomeni estesi anche al nord-ovest e alle regioni tirreniche.

Per questo motivo ci è sembrato corretto proporre ai lettori l’ipotesi più instabile, che dunque alla fine sembrerebbero percorrere tutti i 3 modelli, ad eccezione della corsa cosiddetta “ufficiale” dell’inglese.

A fianco vi proponiamo comunque le 3 soluzioni: le due americane propense ad un maltempo più esteso e quella meno “invadente” del modello inglese di Reading.

Da notare anche la difficoltà con cui l’anticiclone delle Azzorre tenda a spingersi verso il Mediterraneo. Quindi scenari votati ad un graduale passaggio di consegne stagionale.

Lo sbalzo termico con i valori attuali sarà notevole, specie al nord e nelle Alpi, dove sopra i 2000-2200m o perfino a quote inferiori potrebbe anche tornare a farsi vedere la neve.

Del resto con le precipitazioni convettive di fine estate basta davvero poco per trascinare la neve fin sotto i 2000m.

Seguite comunque tutti gli aggiornamenti!

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