L’Italia e nella fattispecie le Marche un anno fa piangevano nuovamente vittime legate a fenomeni meteorologici di forte intensità. Era toccato alle Marche, segnatamente alla zona di Senigallia, nell’Anconetano. Ora c’è la stessa preoccupazione sulla regione per le piogge previste sino a sabato 23 maggio.
Il vortice perturbato è simile a quello che un anno fa provocò un richiamo forzato di correnti molto umide da est. Tali correnti, impattando contro i rilievi retrostanti l’alto e medio Adriatico, hanno dato luogo a precipitazioni intense e persistenti, dell’ordine dei 70-80mm lungo le coste ( molti mm in più invece nelle zone interne).
Due le vittime del nubifragio che nella mattinata del 3 maggio ha colpito Senigallia: una di loro, tra l’altro, si è prodigata per salvare altre persone, mentre la seconda è un anziano affetto da una patologia cardiaca: si è sentito male, ma quando i medici l’hanno raggiunto, grazie all’eliambulanza, l’uomo era già morto.
Colpita pesantemente la zona industriale della cittadina, con danni ingenti alle attività economiche. Molte frazioni dell’interno sono rimaste senza energia elettrica e senza linea telefonica.
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico delle Marche ha effettuato diversi interventi di recupero con l’elicottero nelle località del Senigalliese colpite dall’alluvione del Misa e in Vallesina, dove è esondato l’Esino. In uno dei soccorsi un giovane è stato tratto in salvo fuori da un supermercato dove era rimasto aggrappato ad una pensilina per non essere trascinato via dalla furia dell’acqua.