Saprà forse po’ di scontato, tuttavia ritengo che sensibilizzare la gente sull’attuale fase climatica, evidentemente a senso unico, possa essere utile per prenderne atto. E quale modo migliore, se non quello di scandagliare regolarmente la nostra atmosfera?
Dopo febbraio, anche marzo ha fatto registrare temperature globali (intese come misurazioni su terra + misurazioni su oceani) superiori alla media. La media cui l’istituto climatologico americano NCEP si riferisce è quella compresa tra il 1981 e il 2010, quindi neanche tanto lontana nel tempo.
Ora, come si evince dalla figura riportata in alto, elaborata dal WeatherBELL Analytics, la temperatura globale del Pianeta nel mese di marzo si è attestata a +14.063°C, il che equivale ad una anomalia di +0,630°C rispetto ai valori medi 1981-2010. A febbraio la stessa anomalia si era portata a +0,701°C, mentre a gennaio a +0,512°C. Le aree che si stanno scaldando più velocemente sono quelle dell’Artico, ma anche il nord Africa e l’Asia centrale non sono state da meno.
Seconda figura, in questo caso riferita agli ultimi 15 giorni di marzo, poichè i dati completi riferiti al mese intero non sono ancora disponibili: anche in questo caso spiccano le anomalie positive di temperature su gran parte del Continente, Italia compresa. Più fresco invece in Medio Oriente e lungo una fascia che comprende la Penisola Iberica e i settori più ad ovest dell’Africa nord-occidentale.
A questo punto non resta che vedere come si comporteranno i prossimi mesi, considerando che il 2016 si è già “mangiato” i primi tre con valori che confermano il trend di un riscaldamento globale in pieno svolgimento.
Luca Angelini per Meteoservice.net