Editoriali — 20 Aprile 2015

Una massa di acqua calda che da mesi si trova al largo delle coste Usa che si affacciano sul Pacifico potrebbe avere importanti ripercussioni su clima e ecosistema marino. Lo sostiene una ricerca condotta dall’Università di Washington, e pubblicate su Geophysical Research Letters, secondo cui questa chiazza tra gli 1 e i 4 gradi più calda del normale sta facendo salire il termometro sulla costa occidentale e modificando le abitudini di alcuni pesci, che si sono spostati in nuove acque, con ripercussioni importanti sulla catena alimentare. Già in una newsletter scritta a giugno, l’autore principale della ricerca, Nick Bond, scienziato dell’università di Washington, aveva affermato che questa enorme massa d’acqua, che si estendeva per oltre 1.600 km e profonda 300 piedi (circa 90 metri), aveva contribuito nel 2014 ad un inverno mite nello Stato di Washington e poteva favorire anche un’estate più calda.

Oggi, dieci mesi dopo, la chiazza si estende dal Messico all’Alaska, con l’acqua 2 gradi più calda del normale. Secondo gli studiosi questa massa acqua è legata ad un minore raffreddamento dell’acqua durante l’inverno: nelle ultime due stagioni fredde un’ondata di alta pressione avrebbe mantenuto il mare calmo, rallentando così la dispersione del calore dall’acqua a contatto con l’aria fredda.

La massa d’acqua calda, inoltre, avrebbe avuto ripercussioni anche sulla vita marina, rileva la ricerca, spingendo i pesci a spostarsi in altre zone, con importanti conseguenze sull’ecosistema del Pacifico.

Fonte: Ansa.itMassa d'acqua calda in Pacifico condiziona meteo Usa (Fonte: Noaa)

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi