Questo scorcio di marzo si conferma irrequieto e non solo sull’Italia. Complesse manovre stanno riassestando l’intero impianto circolatorio a livello emisferico, dove si notano anche alcune anomalie, dovute alla redistribuzione dei primi tepori stagionali.
In particolare si nota una forte ondulazione meridiana dei flussi portanti a cavallo dello scacchiere euro-atlantico, con il Getto Polare che, dopo aver impattato l’alta pressione russo-scandinava, si tuffa in un’ampia sterzata verso sud investendo i cieli della regione Iberica. Qui andrà ad attivare una nuova depressione, manovra che sposterà i campi di pressione andando a smantellare il vortice italiano, riassorbito da una depressione balcanica.
Nel mezzo ecco infilarsi quindi l’alta pressione che sarà garanzia di tempo buono sull’Italia sia mercoledì 18 che giovedì 19 marzo.
Frattanto però alle alte latitudini, quasi al confine del Circolo Polare Artico, una accelerazione delle correnti portanti dai quadranti occidentali andrà ad inclinare gli assi delle figure sopra descritte, in modo tale da favorire una nuova fuoriuscita di aria dal Getto Polare all’altezza della Norvegia, con movimentazione di una saccatura, che venerdì 20 raggiungerà la Francia e nel prossimo fine settimana andrà a confluire nel pozzo depressionario iberico, interessando in parte anche l’Italia.
Venerdì dunque il tempo si presterà a sporcare i cieli, a partire dal nord, di nuove nuvole, nuvole che poi nel weekend, manco a farlo apposta, potrebbe dar luogo ad un nuovo peggioramento, evento comunque ancora da confermare.
L’alta pressione atlantica, inclinata ancora una volta verso la penisola Scandinava, resetterà poi il tutto, che ricomincerà da una possibile parentesi anticiclonica sull’Italia nella quarta settimana di marzo. Ovviamente torneremo sul discorso man mano per confermare o meno questo disegno probabilistico.
Luca Angelini