Ambiente, territorio & dissesti — 24 Settembre 2013

Non possiedo la verità e mi limiterò a fare una critica costruttiva circa le notizie sull’arrivo di una Piccola Era Glaciale dal 2014. Il primo dubbio: non è che anche questa volta c’è un problema di comunicazione alla base, così come era successo per l’anno senza estate?

Glaciazione. I periodi glaciali si presentano circa ogni 100.000 anni. La causa fondamentale è astronomica (precessione equinozi, cambiamenti dell’orbita terrestre intorno al sole) che non farebbe altro che modificare l’albedo polare, dunque la latitudine a cui arrivano i ghiacci. Se ho più ghiaccio nel mondo vuol dire che la temperatura media globale è diminuita. Secondo i modelli “energy balance” la glaciazione non è altro che una sorta di interazione tra l’estensione latitudinale del ghiaccio e l’albedo (quanta energia solare viene rimandata nello spazio). Le glaciazioni sono il risultato di oscillazioni climatiche tra stati di equilibrio. Per fare in modo che la terra entri in un’era glaciale il clima deve saltare da una condizione stabile ad un’altra meno stabile. La cosa apparentemente non è facile e forse non ci troviamo in questa situazione.

Piccola Era Glaciale. Attualmente abbiamo un sole dormiente. Alcuni ci vedono in lontananza una sorta di Minimo di Maunder. Nel 1600 il calo della attività solare, caratterizzato da una totale assenza di macchie solari per molti anni, ha prodotto in associazione all’attività vulcanica un calo delle temperature globali dando luogo alla Piccola Era Glaciale; che è un po’ diversa dalla glaciazione. Importante: in quel periodo la concentrazione di CO2 era quasi la metà di quella attuale.

Cambio circolatorio ed inverni più freddi? Questo punto è quello che personalmente mi intriga di più. La situazione del sole potrebbe contribuire indirettamente ad avere in media inverni sempre più freddi e dinamici in futuro ma non necessariamente in sequenza. Se anche il prossimo sarà freddo a livello emisferico è tutto da valutare; questo poi non è necesariamente dovuto al sole perchè gli effetti della nostra Stella non sono immediati. C’è il sentore che stiamo andando incontro, vedendo il calo delle velocità zonali, ad un diverso assetto circolatorio invernale a livello emisferico. Ma se ci fosse una sequenza di inverni rigidi, questi potrebbero innescare un processo a feedback positivo in cui il “rumore” prodotto da questi inverni potrebbe amplificare l’azione solare. In pratica una sorta di oscillatore armonico che potrebbe abbassare l’attuale riscaldamento del pianeta. Ma l’attuale minimo solare è fondamentale? Come ci si mette con la forzante antropica e con le altre variabili interne al sistema?

Cosa possiamo dire? Sorge il dubbio (che poi era la prima domana iniziale) che tra glaciazione, peg e periodo più freddo si sia fatta un po’ di confusione. Per prima cosa diffidare di notizie mediatiche che ci indicano con certezza l’anno di partenza di una era glaciale. A dirla tutta, per par condicio, bisognerebbe diffidare anche di scenari di una terra arroventata da Global Warming. Anche se su quest’ultimo punto qualcuno è riuscito a trovare una via di uscita… Ciò non toglie che si possono fare alcune considerazioni. La prima è che una glaciazione, piccola o grande che sia, prima o poi ci sarà. Lo racconta la storia climatica. La seconda è che non esiste un rubinetto “Apri e Chiudi” su cui giocare per passare rapidamente dalla glaciazione ad un mondo arrostito. A meno di mode del momento, ma questo è un altro aspetto. Non sappiamo quando avverrà e se riusciremmo a vederla per il semplice motivo che il tempo climatico non coincide con la concezione temporale umana. Sul periodo degli inverni più freddi andrebbe posta invece maggiormente l’attenzione circa la possibilità di un mondo relativamente più freddo; senza però necessariamente pensare ad un qualcosa di apocalittico. Quello che possiamo fare per il momento è attendere ed osservare per tentare di capire alcune cose; tanto per iniziare quali possano essere le interazioni tra la variazione dell’energia solare ed i gas ad effetto serra ad esempio.
Fonte: 3bmeteo4961aa11d68913bf6c9d3f238950e3ec_glaciazione2014_bis

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