Ci mancava il “colpo di scena finale” a chiudere uno dei periodi meteorologici più difficili da inquadrare sulla nostra Penisola.
Guardate cosa si inventa questa mattina il modello americano per la fine della giornata di Pasquetta al nord. Questa linea di tendenza era già contemplata dal medesimo modello nel pomeriggio di ieri, mentre è stata sempre snobbata dal collega europeo.
Aria molto fredda (per la stagione) affluirà da est e contrasterà con aria più mite e umida proveniente dal Golfo Ligure (freccia rossa).
In altre parole, sulle regioni settentrionali si creeranno le condizioni per assistere a temporali di neve tonda o grandinigeni sulla pianure. I fenomeni si muoveranno da est verso ovest e tenderanno a concentrarsi al nord-ovest tra la notte e le prime ore di martedì 7, prima che entri un deciso miglioramento.
Questa previsione potrà divenire realtà solo se entrerà un pacchetto cospicuo di freddo da est e in grado di CONTRASTARE con le temperature più alte del Golfo Ligure.
Il “problema” per l’innesco dei fenomeni potrebbe essere determinato dal basso tasso di umidità. Di conseguenza per la Liguria servirà ad esempio un temporaneo richiamo umido da sud per poter “accendere” la miccia, in Valpadana invece l’associazione tra venti da nord in discesa verso le pianure e una corrente da est un po’ più umida sulla bassa Valpadana potrebbe essere la causa scatenante.
Al momento, questa previsione la riteniamo probabile al 50%. Decisive saranno le prossime elaborazioni…