Ricorderete la potenziale rinfrescata del 18, ridotta in briciole dall’alta pressione nell’arco di pochi giorni e praticamente scomparsa dalle mappe.
Ricorderete anche che 4-5 giorni fa un po’ tutti i modelli avevano rilanciato la rinfrescata per il week-end 25-26 luglio, soprattutto al nord. La saccatura sembrava in effetti un po’ più promettente, anche se MeteoLive non gli attribuiva più del 35-45% di chances di successo.
La regola è: “se a 10 giorni non si vede uno sfracello in arrivo, la possibilità di un ridimensionamento o di una cancellazione sono molto elevate”.
Il ridimensionamento è arrivato: per ora regge il passaggio di un cavo d’onda sul settentrione con annessi temporali sparsi e una certa flessione dei valori, ma la distanza dei 4-5 giorni è ancora troppo alta per fidarsi. E’ facile infatti che la rinfrescata del 25-26 subisca più o meno la stessa sorte di quella potenziale del 18, mai arrivata.
Per smuovere una massa d’aria calda così radicata del resto occorre un blitz fresco di quelli tosti e un affondo deciso, che sembra dover mancare ancora una volta.
Serpeggia in redazione la vaga idea che questa onda di calore possa trascinarsi sino ad agosto, come accadde a Mosca e in genere sulla Russia europea un paio d’anni fa, quando la calura non voleva decidersi a mollare la presa e scoppiarono anche molti incendi.
Autore : Alessio Grosso