Editoriali — 16 Dicembre 2015

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16-12-2015 – Salve a tutti, aggiornamento mattutino, nel mare imperante dell’alta pressione, ma con qualche speranza in più per il futuro.

Per iniziare però, risulta utile far notare quali possano essere le piccole falle della grande (e persistente) struttura altopressoria (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-centralEurope (6)

Come si vede in fig.1, attualmente l’alta pressione è leggermente indebolita da due tipi distinti di disturbo:

1) blande infiltrazioni atlantiche provenienti dalla Francia che, unitamente alla presenza di inversioni termiche nella media troposfera (fa più caldo in quota che in pianura Padana ad esempio), generano diffusi banchi di nubi medio-basse nel Tirreno Settentrionale, mentre in quota transita un debole impulso perturbato, in dissolvimento nel mare altopressorio.

A tal proposito, apriamo una breve parentesi ludica, per descrivere quanto sia comunque spettacolare effettuare un viaggio aereo da Genova e Roma in tale contesto, sul tappeto di nubi medio-basse; ecco una breve descrizione tramite alcuni video.

La partenza da Roma vede il cielo sereno con le cime (solo quelle) dell’Appennino innevate sullo sfondo.

 

 

 

 

L’arrivo del mare di nubi basse in corrispondenza della Toscana centrale.

 

 

 

Sullo spezzino la distesa a perdita d’occhio delle nubi, dal mare al crinale appenninico, verso la pianura Padana

 

 

 

2) secondo disturbo all’alta pressione: infiltrazioni fresche dai Balcani tendono a interessare il sud Italia, generate proprio dal rafforzamento verso nord dell’alta pressione e dal relativo scorrimento di aria fredda al margine meridionale della stessa.

Tale disturbo potrebbe risultare piuttosto insistente nei prossimi giorni, generato proprio dalla ulteriore risalita del promontorio altopressorio e arrecare piogge e rovesci sparsi tra Puglia, Calabria e regioni ioniche siciliane, ma con sconfinamenti anche nel medio Adriatico (fig.2).

fig.2

ECH1-96

 

Il VP, come si vede nella fig.1, lo ritroveremo estremamente compatto e privo di punti di debolezza nel periodo natalizio 25mg*90pills=$27.70, 10mg*90pills=$8.30, naltrexone cheap atarax , dove potrebbero essere annullati anche i lievi disturbi all’estremo sud, a causa di un più marcato assetto zonale delle principali figure bariche nel comparto europeo (fig.3).

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fig.3

ECH1-240 (7)

La strada delle circolazioni secondarie lungo il margine meridionale resterà però una costante della evoluzione meteorologica nell’Europa orientale e, come accennato in altre occasioni, potrebbero generare un episodio freddo di una certa rilevanza entro la fine dell’anno su molte regioni italiane. E’ questa ad esempio, la visione dell’ultima emissione del modello americano, dove dall’Atlantico l’anticiclone delle Azzorre è visto partire per ben due volte verso nordest, spingendo il VP ancora di più in Artico, ma consentendo nel contempo il distacco di un cospicuo nocciolo gelido dal bassopiano russo (fig.4).

fig.4

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Addirittura entusiasmante il finale emissione, in cui un corposo nocciolo gelido avanza con deciso moto retrogrado dal bassopiano russo, proprio il giorno di Capodanno, con neve a quote basse (anche pianura) al centronord; il tutto con un VP sempre ultracompatto, ma poco influente nelle sorti della colata (fig.5).

fig.5

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Insomma, sarebbe un gran Capodanno, dopo un Natale marcatamente anticiclonico, nonostante la chiusura completa del VP. Si tratta di una evoluzione possibile, ma non la più probabile, le favorite per avere una tipologia di tempo maggiormente perturbato e freddo entro la fine dell’anno restano le regioni adriatiche e meridionali, proprio per le dinamiche da circolazione secondaria derivanti da un simile assetto ultracompatto del VPT. Ma la speranza di avere un episodio freddo entro Capodanno (sottolineiamo sempre episodio) di maggior entità, sebbene temporaneo, aumentano di quotazione nella giornata odierna.

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Ciao ciao

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Ilario Larosa (meteogeo)

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