Editoriali — 20 Aprile 2016

19-04-2016 – Salve a tutti, rapida edizione serale per sognare un po’, in una primavera che sembra voglia restituire, almeno in piccola parte, le emozioni mancate durante la stagione invernale.

Modelli sempre più pesanti per il ponte del 25 Aprile e per i giorni immediatamente successivi; una serie di impulsi artici scenderanno in successione verso il Mediterraneo a partire dal 23, venerdì. La fase di maltempo dovrebbe culminare nella giornata del 26, martedì, con un nocciolo gelido artico in transito in quota dal settore alpino verso l’Adriatico, capace di generare nevicate a quote relativamente basse su Alpi orientali e Appennino settentrionale.

 

Iniziamo dai movimenti attuali,in cui si intravedono già alcuni elementi caratterizzanti le dinamiche meteorologiche del week-end e dei primi giorni della prossima settimana (fig.1).

fig.1

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Dalla fig.1 si intravede, sulla penisola iberica, l’ampia goccia fredda con il suo carico di nubi, separata dal flusso portante Atlantico da un’area di alta pressione con radici nel Mediterraneo.

Proprio tale figura depressionaria risulterà fondamentale per consentire l’aggancio con la colata artica venerdì, dopo che l’anticiclone, ora radicato nelle coste europee, avrà compiuto una poderosa spinta verso nord, aprendo la strada a una imponente colata fredda di origine artica (fig.2).

fig.2

 

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La fig.2 rappresenta l’ultima emissione del modello europeo, ancora più estrema di quello americano, con la 0° C a 850 hPa che attraversa buona parte della penisola, con il suo carico di piogge, temporali e nevicate a quote medie in Appennino centrale, addirittura basse tra Appennino settentrionale e Alpi orientali (fig.3).

fig.3

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Modelli concordi dicevamo in merito alla intensità della colata fredda. Il nocciolo artico in transito nelle prime ore di Martedì sembra essere, in tal senso, davvero molto intenso, capace di generare, al suo passaggio, nevicate a quote pianeggianti oltralpe (Zurigo e Monaco di Baviera potrebbero vedere la neve ad esempio), oltre che a quote intorno 500-600 m su Alpi e appennino settentrionale (fig.4).

fig.4

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Insomma, un vero scampolo di inverno, almeno per qualche ora nella fase più intensa, a fine Aprile,vedremo gli aggiornamenti.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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