Chi di voi non sogna di avere una macchina che va ad acqua? Bene, presto potrà diventare realtà. Città pulite, aria limpida e malattie respiratorie potranno essere cancellate definitivamente. A presentare questa futuristica possibilità è l’ingegnere vastese Lorenzo Errico che in cinque anni di lavoro sulla sua auto, ha messo a punto un nuovo sistema di alimentazione per abbattere le emissioni e insieme risparmiare sui consumi. E’ vero, se ne parla da tempo e diversi scienziati tra cui due fisici teorici, Del Giudice e Preparata, avevano già elaborato una serie di teorie sull’acqua, teorie che poi sono state applicate da Lorenzo. Il risultato è davvero entusiasmante: circa il 30% di consumi in meno e emissioni ridotte dal 40 al 90% in meno rispetto ad una comune auto a benzina. Ma andiamo a capire come funziona questo prototipo, il vero segreto sta nel serbatoio d’acqua, che tramite una pompa porta il prezioso liquido direttamente nel cuore del dispositivo. A questo punto ecco che entrano in gioco le celle elettrolitiche, che appena ricevono l’elettricità, dividono l’acqua in idrogeno e ossigeno, un processo molto conosciuto che si chiama: elettrolisi. Ma l’idrogeno compresso è pericoloso e va dunque trovato un modo per rendere tutto sicuro, infatti l’idrogeno viene prodotto e immediatamente combusto, riducendo al minimo i rischi. Smog? Un ricordo. Quello che esce dal tubo di scarico è acqua. Ma la grande soddisfazione è arrivata dal test ufficiale di omologazione che ha rivelato che la macchina produce il 90% in meno di monossido di carbonio, il 30% in meno di C02. Questi dati prima della modifica di Lorenzo, è emerso che la prima produce 361 gr/km di CO2, contro i 243,8 della seconda. Gli idrocarburi incombusti sono invece il 40% in meno mentre la macchina produce il 90% in meno di monossido di carbonio. Una grandissima novità che potrebbe entrare gia nel mercato automobilistico nei prossimi mesi.
Giovanni Remigare
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