Tra lunedì 29 e martedì 30 sull’Italia si insedierà il rovente anticiclone africano dando avvio ad una intensa e duratura ondata di caldo su tutta la penisola ma con valori massimi più elevati sulle zone interne delle regioni centrosettentrionali.
La fig. 1 Configurazione della 500 hPa tra il 28 giugno e il 4 luglio. A colori in tonalità rosse: aree ove la 500 hPa ha altezze al di sopra della media climatica
E’ evidente dalla fig.1 la presenza di un’alta pressione associata all’anticiclone africano e protesa verso le regioni centro-settentrionali fino al Nordest dell’Europa tra il 28 giugno e il 4 luglio. Dal nucleo di anomalia si può dedurre che come sull’Italia, la presenza dell’alta pressione dell’anticiclone abbia sollevato l’altezza della 500 hPa da 30 m (sul Meridione) fino a quasi 120 metri sul Nord Italia.
Fig. 2 – Configurazione della 500 hPa tra il 5 e l’11 luglio. A colori ancora le anomalie di altezza rispetto alla media climatica
Nella fig. 2 è riportata ancora la struttura della 500 hPa e relative anomale, ma adesso relativamente al periodo 5-11 luglio. Si può notare che l’anticiclone Nord africano, e relativo nucleo in rosso delle anomalie, sono ancora nella medesima posizione del periodo 28 giugno-4 luglio e con la stessa notevole intensità perché le altezza della 500 hPa sono ancora tra 30 metri (sul Meridione) e 120 metri (sul Nord Italia) al di sopra della media climatica.
Insomma dalla prime 2 figure si deduce che l’anticiclone Nord africano dovrebbe insistere in maniera decisa ininterrotta sull’Italia e – soprattutto la Centronord – almeno fino a tutta la prima decade di luglio.
E questo significa caldo rovente soprattutto al Centronord almeno fino al 10-12 luglio.
Ma la fig.3 prospetto uno scenario ancora più inquietante, ovvero l’anticiclone Nord africano potrebbe insistere sull’Italia almeno fino al 18 di luglio, con la prospettiva di un’ondata di caldo quindi che duri addirittura quasi 20 giorni.
Fig. 3 – Anomalia di altezza della 500 hPa tra il 12 e il 18 luglio.
In effetti la fig. 3 mostra che il nucleo con altezze della 500 hPa al di sopra della media climatica è ancora lì nella medesima posizione che aveva tra il 28 giugno e il 18 luglio. Unica variante rispetto alla prima e alla seconda figura: adesso è che l’altezza della 500 hPa sull’Italia ora varia tra 20 metri (sul Meridione) e 60 metri (sul Nord Italia) al di sopra della media climatica ovvero l’alta pressione dell’anticiclone Nord africano è ancora sull’Italia ma un po’ indebolita.
Quindi è probabile che l’ondata di caldo prosegua anche dal 12 al 18 luglio seppure in maniera meno rovente rispetto alla calura che dovremmo sopportare nella prima decade di luglio