Come abbiamo evidenziato in vari articoli, le ondate di freddo più intense dipendono dalle vicende invernali del vortice polare (VP), la fucina dell’aria artica.
Quando Il VP viene sloggiato (“splittato”) dal circolo polare artico verso l’Europa, dall’aria più calda stratosferica (tra 20 e 50 km) dell’anticiclone siberiano – magari con la complicità di una promontorio caldo di alta pressione proteso fino al polo Nord da parte dell’anticiclone del Pacifico – allora il VP dà luogo ad colata di aria artica verso il Continente.
E’ quello che è avvenuto negli ultimi 2-3 giorni, visto che il vortice polare ha ormai raggiunto tutto il Nordest europeo.
Poi il 28 novembre, raggiungerà anche i Balcani e le regioni adriatiche per poi propagarsi tra il 29 e il 30 a tutta l’Italia (mappa del 29 novembre).
Ci saranno ovviamente anche nevicate fino a quote molto basse.
Tra l’1 e il 3 dicembre il VP di ritirerà dai Balcani ma insisterà ancora sull’Est europeo con nevicate diffuse.
Poi, tra il 4 e il 5 dicembre , nuovo allungamento del VP fino ai Balcani e da qui al Centronord dell’Italia ma con fenomeni più contenuti rispetto all’ondata del 28-30 novembre.
E poi?
Il VP e il suo carico di aria artica cominceranno a spostarsi verso l’Asia. per una intrusione dell’anticiclone freddo canadese, anche lui caldo nella stratosfera, anticiclone generato dall’intenso innevamento avvenuto anche sul Nord America, anche se non ai livelli record dell’area euro-asiatica.
Poi Il VP seguiterà a ruotare da Ovest verso Est fino a raggiungere il Nord America intorno al 13 dicembre (mappa), sotto la spinta dell’anticiclone freddo generato dall’innevamento sulla Groenlandia e sulla Scandinavia, anticiclone anche lui caldo a livello stratosferico. Sarebbe la prima ondata di freddo intenso anche per il Nord America
Ma, stante il notevole ulteriore innevamento che si verificherà tra il 28 novembre e il 9 dicembre sull’area Euro-siberiana (“neve chiama neve”!), possiamo essere quasi certi che il VP prima di Natale tornerà ancora in Europa fino a medio-basse latitudini.
Fonte: www.meteogiuliacci.it