Editoriali — 30 Settembre 2016

30-09-2016 Salve a tutti, nuovo dinamico editoriale, ricco di nuovi dettagli in merito all’evoluzione prevista dai modelli per la prima decade di Ottobre. Siamo entrati nell’autunno che, se le previsioni attuali dovessero essere confermate, inizierà a fa sentire la sua presenza proprio in coincidenza con l’inizio del mese di Ottobre.

In effetti, una serie di fasi meteorologiche ben diversificate tra loro interesserà l’Italia a partire da stanotte e per molti giorni, cerchiamo di caratterizzarne tutti gli aspetti………….

1) Tempo in peggioramento nelle regioni occidentali italiane; la pressione atmosferica sta diminuendo a ovest della penisola e ben due perturbazioni si daranno appuntamento nel Tirreno, apportando un deciso peggioramento delle condizioni atmosferiche nella giornata di Sabato (fig.1)……….

fig.1

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In merito alla esatta distribuzione dei fenomeni, c’è ancora molta incertezza, ma le precipitazioni di maggiore intensità, anche a carattere temporalesco, dovrebbero verificarsi proprio nel Tirreno, tra Sardegna, Corsica e coste laziali e toscane 

 2) Il peggioramento descritto sarà però breve, sostituito da una imperiosa rimonta anticiclonica meridiana azzorriana; tale rimonta ben si accorda con la peculiare disposizione che andrà ad assumere il VP nei prossimi giorni, completamente smembrato nell’Artico siberiano e, pertanto perfettamente bilobato nei settori canadese e siberiano appunto (fig.4).

fig.4

ech1-120

 

In tale contesto, l’anticiclone delle Azzorre, non avendo alcuna resistenza in area scandinava, proseguirà la sua corsa verso nord, in Artico, lasciando scivolare lungo il fianco orientale, in sequenza, due distinti nuclei freddi, presenti a tutte le quote (fig.5).

fig.5

recm961

 

In questa fase, intorno il 5 Ottobre, il primo nucleo giungerà nei Balcani, di fronte le coste del basso Adriatico, apportando una prima cospicua diminuzione delle temperature soprattutto in Adriatico e al sud (fig.6).

fig.6

recm1201

 

3) Durante la terza fase, il secondo nucleo artico  B2, raggiungerà il primo (B1), formando un’ampia e approfondita goccia fredda sui Balcani, con interessamento graduale anche delle regioni centrosettentrionali italiane dell’instabilità accompagnata da un cospicuo abbassamento delle temperature tra il 6 e il 7 Ottobre (fig.6).

fig.6

ech1-144

 

In tale contesto, le temperature tenderanno ad abbassarsi su valori ben al di sotto delle medie su molte regioni, con una progressione costante da est verso ovest, con il nucleo artico in moto retrogrado

(fig.7)

ech1-192-1

 

fig.8

 

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4) A conclusione del processo descritto, la goccia fredda balcanica in sostanza si trasformerà in una sorta di “tempesta perfetta” nel senso che da perturbazione atlantica (fase 1) passerà a impulso freddo artico (fase 2) e goccia fredda (fase 3), per tornare quindi a unirsi al flusso atlantico (fase 4), agganciando una saccatura proveniente dal mare del Nord e, forse, aprendo la strada al flusso atlantico al termine della prima decade (fig.9).

fig.9

ech1-240-3

 

Davvero affascinante la previsione attuale prospettata dai modelli, da cui evincono alcuni aspetti molto importanti:

1) Il VP è davvero attivo, agitato e l’autunno sembra animarsi di conseguenza anche nel Mediterraneo

2) Piccoli particolari, come la collocazione di un piccolo vortice freddo, possono davvero cambiare l’evoluzione a scala molto ampia in meteorologia, assecondando le leggi del caos; l’aggancio in diverse fasi di nuclei freddi vaganti nel Mediterraneo può modificare, come di vede, anche di molto la previsione.

Quello che pare accertato al momento, è che ci saranno molte fenomenologie da seguire nella prima decade di Ottobre.

Ciao ciao

 

Ilario Larosa (meteogeo)

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