ARRIVA L’ANTICICLONE: e ora l’attenzione è tutta per Finchen; ma si, per una volta anche noi ci permettiamo di citare il nome di un anticiclone, anche se il battesimo ufficiale proviene dalle aule dell’Università di Berlino, l’unico ente di ricerca europeo deputato a farlo. Lo nominiamo non per folclore, ma per invitarvi a porre l’attenzione sulla lettera iniziale “F”. Ebbene, sappiate che i nomi assegnati ai soggetti sinottici seguono l’ordine alfabetico che inizia il primo giorno dell’anno in corso. Questo ci permette di apprezzare in via immediata quanti anticicloni si sono susseguiti sul suolo europeo in questi primi 8 mesi dell’anno, a questo serve nominare gli eventi : il risultato è 31. Si signori, 31 volte anticiclone. Già questo la dice lunga sull’andamento meteo-climatico dell’anno in corso.
Ma torniamo alla situazione contingente: una imponente ruota depressionaria facente capo al vortice polare staziona sull’Atlantico con diversi minimi posti lungo l’asse Groenlandia, Islanda, Isole Britanniche. Una seconda saccatura, decisamente più blanda, si protende lungo i meridiani orientali europei, lambendo anche le nostre regioni estreme meridionali. Nel mezzo, invitata a nozze, la cupola dell’alta pressione nord-africana, chiusa a tenaglia tra le due depressioni e costretta a sfogare il suo alito caliente lungo l’asse nord Africa, Mitteleuropa e Russia occidentale.
TORNA IL CALDO AL CENTRO-NORD: in questo modo le masse d’aria in arrivo sull’Italia non possono essere che calde e interesseranno soprattutto il nord e, in seconda battuta, anche centro e Sardegna. Ma un’onda così lunga e stretta non può essere che instabile. E tanto più è instabile, tanto prima tenderà a svincolarsi dal blocco che l’ha generata e ad evolvere. E questo, cari lettori, è un bene, perchè significa che già dal fine settimana, l’apporto caldo potrà venir meno, sostituito da aria più temperata (e instabile) atlantica.
Per questi motivi, fino a venerdì si prevede tempo in prevalenza soleggiato su tutti i settori, ad eccezione di qualche spunto temporalesco pomeridiano all’estremo sud, segnatamente lungo le regioni ioniche. Sempre venerdì (pomeriggio) tende ad aumentare la nuvolosità anche lungo le Alpi per l’approssimarsi della perturbazione che nella seconda parte del weekend tenterà di dar luogo al ricambio d’aria menzionato. Prima di allora le temperature si porteranno al di sopra dei valori medi anche fino a 5-7°C al nord, instaurando condizioni di onda di calore, mentre qualche grado in meno, seppur al di sopra delle medie stagionali, si registrerà al centro e sulla Sardegna. Picchi fino a 35-36°C in val Padana e nelle valli interne del centro. Valori pressochè nella norma al sud.
DOPO IL WEEKEND ARIA MENO CALDA: parlavamo di un certo cambiamento nel weekend: ebbene sarà proprio in quei giorni (ne parleremo dettagliatamente in un apposito approfondimento), che la massa d’aria africana farà un passo indietro, permettendo alle temperature di rientrare verso valori meno esasperati anche al nord, pure al prezzo di qualche benefico (si spera) temporale.
Luca Angelini per Meteoservice.net