23-03-2016 – Salve a tutti, nuovo aggiornamento, mirato maggiormente a inquadrare le tendenze per il periodo pasquale e, più in generale, l’evoluzione per il lungo termine nel comparto europeo e mediterraneo. Dopo l’intensa fase di maltempo che sta interessando li centrosud (ved. editoriale), le condizioni meteorologiche andranno gradualmente migliorando nella penisola a partire dalla giornata di venerdì, proprio con l’inizio delle festività pasquali. In tal senso come abbiamo anticipato stamattina, il Mediterraneo centrale e, in particolare, dovrebbero risultare in fase con l’asse di una marcata ondulazione anticiclonica tra sabato e domenica (Pasqua). In parole più semplici, il campo di alta pressione, accompagnato da bel tempo e aumento delle temperature, soprattutto al centronord, dovrebbe raggiungere la massima potenza nel week-end pasquale, che, pertanto, sarà generalmente soleggiato e piuttosto mite su tutte le regioni (fig.1).
fig.1
Lievi disturbi potranno essere ancora presenti in Adriatico e al sud tra venerdì e sabato, ma proprio la giornata di Pasqua dovrebbe risultare la migliore della serie, una bella festività su quasi tutte le regioni insomma.
A partire da pasquetta le cose cambieranno, sebbene non sia ancora chiaro con quale rapidità ed entità. Sembra comunque molto probabile che una perturbazione Atlantica raggiunga quantomeno il nord Italia, apportando estesa copertura nuvolosa e precipitazioni sparse (fig.2).
fig.2
Nella fig.2 è stato evidenziata la possibile tendenza per la giornata di pasquetta. Le regioni meridionali dovrebbero risultare al margine della saccatura in arrivo dall’Atlantico, con clima in prevalenza soleggiato e mite, mentre il nord e, in parte, il centro, dovrebbero essere raggiunti dalla parte avanzata della perturbazione; in parole povere, sebbene le piogge non saranno particolarmente intense, da Roma in su i cieli saranno prevalentemente nuvolosi, con rischio pioggia, specialmente al pomeriggio e, di conseguenza, anche le gite in campagna saranno a rischio. Diversa la situazione su tutto il meridione a parte del centro (coste centrali adriatiche soprattutto), dove il sole dovrebbe risultare prevalente e le temperature miti. La previsione comunque presenta ancora margini d’incertezza e andrà aggiornata.
In ogni caso, come linea di tendenza, sembra piuttosto probabile che il tempo si instabilizzi sempre di più dopo Pasquetta; dall’Atlantico le saccature potrebbero farsi sempre più incisive, con peggioramenti più marcati localmente intensi entro la fine del mese (fig.3).
fig.3
Quest’ultima evoluzione sembra poi possa essere collegata a più ampi movimenti a scala emisferica del VP. In fig.2, previsione per pasquetta, il VP appare ancora piuttosto compatto, ma la prima decade di Aprile dovrebbe risultare molto instabilizzante per la struttura primaverile del Vortice Polare stesso, che sembra accusare il colpo dopo il Final Warming precoce avvenuto a metà Marzo (fig.4).
fig.4
Ecco quindi affermarsi un blocco piuttosto corposo in pieno Atlantico (fig.4), con la strada delle perturbazioni Atlantiche spianata verso il Mediterraneo, con influssi sia artici, sia Atlantici. Tale tendenza nelle ultime emissioni del modello americano sembra addirittura acuirsi a fine prima decade, con il VP smembrato sotto la spinta di un potente blocco Atlantico che direziona una massiccia saccatura artica proprio verso il Mediterraneo, con piogge e temporali a ripetizione e clima piuttosto fresco per la stagione (fig.5).
fig.5
Insomma, primavera che sembra mantenere le premesse iniziali, caratterizzate da frequente instabilità e clima piuttosto fresco, premesse generate dalla fine piuttosto precoce del VPS-VPT, dopo un semestre freddo condotto con acceleratore al massimo, potente e freddo per lunghi periodi.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)