Editoriali — 26 Marzo 2016

In una stagione che lascia presagire una ripresa del mercato, gli italiani si districano tra città d’arte italiane, le solite Londra e New York e destinazioni calde come Zanzibar, Sri Lanka e Marocco. E per chi deve fare i conti con il budget, l’Europa che non t’aspetti: da Braga a Treviso.

Pasqua, ci siamo. Dal fine settimana inizieranno i movimenti per la breve vacanza – per molti un semplice ma agognato lungo fine settimana dal 25 al 29 marzo – di primavera. Quella che gli americani chiamano “spring break”. I consumi, almeno moderatamente, dovrebbero tornare a crescere – lo confermano per esempio le previsioni del Codacons – e con essi anche il turismo, in particolare quello interno, dovrebbe rimettersi in moto e trasmettere segnali di speranza.

Secondo il traffico online analizzato dal motore di ricerca Kayak, infatti, gli italiani – come da tradizione – sono alla ricerca di alloggi a buon prezzo per le città d’arte. Nonostante i foschi scenari dell’Ente bilaterale del turismo del Lazio, che darebbe gli arrivi a Roma in discesa dal 2 al 5% rispetto al 2015, la Capitale si conferma al primo posto seguita dal treno della cultura italiana: Firenze e Venezia, che quest’anno ha soffiato il gradino più basso del podio a Milano, comunque alla quarta piazza. Se l’impianto della top 10 si conferma simile a quello dello scorso anno, sbucano però due novità: Livigno, alla nona posizione complice forse l’arrivo tardivo della neve di quest’anno e la stagione sciistica che giunge ora al culmine, e Abano Terme, per quelli che del relax non possono farne a meno.

Ma dove vanno gli italiani? In particolare, dice Kayak, negli hotel 4 stelle (45%) con una spesa media per notte di 118 euro contro i 107 del 2015. Inoltre i viaggiatori nostrani hanno speso quest’anno circa il 6% in più sui biglietti aerei per le vacanze di Pasqua, sborsando in media 308 euro per il proprio volo, contro i 290 dell’anno scorso. Qualcosa, anche se timidamente, si muove. Se nella classifica interna non mancano Torino, Bologna, Napoli, Verona, Palermo e Pisa, quando si vira invece verso l’estero il terzetto preferito è costituito da New York, Londra e Amsterdam. Qualche dritta: le migliori combinazioni di partenze e arrivi per strappare il pacchetto più conveniente sono domenica-giovedì per la Grande Mela, venerdì-venerdì per la capitale britannica e giovedì-mercoledì per Amsterdam. Fra le tendenze esotiche, invece, quest’anno tirano Zanzibar, la Baia di Simpson (Saint-Martin), Manila, capitale delle Filippine, Colombo, principale centro dello Sri Lanka, e l’antica città imperiale di Fès, in Marocco.

D’altronde l’amore per i viaggi è una tendenza costante degli italiani: secondo la piattaforma di ricerca Momondo quest’anno il 42% spenderà la maggior parte dei propri risparmi proprio per partire. Per i numeri analizzati nell’International Travel Survey 2016, si starebbe risvegliando anche un certo interesse per le città europee. “Quartieri rimodernati, nuovi locali, continui eventi culturali e il meltin’ pot che le caratterizzano – si legge nell’indagine – le rendono la meta prediletta dai turisti”. Londra ed Amsterdam si confermano fra le nostre grandi passioni insieme a Barcellona, Parigi e la romantica Lisbona. Sostanzialmente in linea anche le previsioni di Volagratis, che aggiungono tuttavia Malta e Fuerteventura per i primi vogliosi di mare che non vogliano spingersi nelle tradizionali mete esotiche. Che pure, fra la vivacissima Cuba, Repubblica Dominicana, Maldive e Madagascar, continuano a popolare – almeno secondo il network Gattinoni Mondo di Vacanze – i sogni degli italiani insieme a mete di medio raggio, dalle già citate Canarie a Capo Verde. In generale, lo conferma Skyscanner, il soggiorno medio in Italia durerà 5,5 giorni per aumentare ovviamente a seconda della distanza (negli Stati Uniti, per esempio, si indicano 8 giorni).

Eppure, se il budget non consente grandi investimenti ma solo un paio di pieni per l’auto o (meglio) un biglietto per il treno – o anche se ci siamo svegliati tardi – dove si può puntare in Italia spendendo poco? Secondo l’Osservatorio Trivago c’è anzitutto da rimandare lo sci a dopo Pasqua: gli alberghi dell’arco alpino con una doppia disponibile sono sostanzialmente esauriti. In secondo luogo, conviene puntare a città più piccole e località in posizione strategica per visitare le bellezze circostanti. Ma magari tagliare di molto sulle tariffe e (non bisogna mai dimenticarle) le famigerate tasse di soggiorno che su categorie elevate e per nuclei numerosi possono incidere non poco nel conto finale.

Uno dei consigli è Treviso, con i palazzi eleganti e i canali che attraversano il centro storico, ottimo punto di partenza per Conegliano o Vittorio Veneto, sulla strada del Prosecco. Si dorme con 80 euro in media. Un altro è Mantova, con palazzo Te che rimarrà aperto a Pasqua o la possibilità di visitare il Parco del Mincio, tra il lago di Garda e il Po (88 euro a camera). Ancora, Trivago segnala Caserta (nonostante le molte polemiche degli ultimi tempi, la Reggia rimarrà aperta per le festività) anche per l’acquedotto Carolino e il complesso di San Leucio (80 euro a notte) oltre che per lanciarsi alla scoperta di Napoli. Fra le destinazioni tattiche anche Trapani, dove si svolgerà uno dei più antichi riti della settimana santa, la processione dei Misteri dal pomeriggio del venerdì. San Vito Lo Capo, Castellamare del Golfo oppure, se il tempo lo concederà, un’occhiata primaverile alle Egadi (77 euro). Chiude Castiglione della Pescaia che, sebbene non sia ancora tempo da spiaggia, è la porta d’accesso alla Maremma toscana o verso i siti archeologici etruschi e romani come Vetulonia e Populonia (100 euro a notte).

Fonte: www.repubblica.it133910464-8a9196e8-34aa-46b2-a005-691afdc88986

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