Fatta la doverosa eccezione per le estreme regioni di nord-ovest (Piemonte occidentale e Valle d’Aosta) dove, come da previsione, sono in atto precipitazioni sparse ed intermittenti, il resto dell’Italia aspetta l’acqua. Si perchè, meglio ricordarlo, primavera non è sinonimo di sole e di caldo (quella è semmai prerogativa dell’estate), ma di spiccata variabilità.
Secondo la climatologia italiana infatti, la primavera è la stagione più piovosa dell’anno dopo l’autunno. Dunque ben venga la pioggia in questa stagione, sia per alimentare le falde, sia per gli apporti nevosi in quota, che torneranno poi utili proprio durante l’estate quando le alte pressioni la faranno da padrone.
Tuttavia, esaminando la modellistica numerica, la pioggia pare latitare ancora per diversi giorni sull’Italia. Il distacco di un vortice di bassa pressione tra la penisola Iberica e il nord Africa, non farà altro che mantenere elevate le temperature sull’Italia, per insistenza di correnti meridionali provenienti dal Sahara. Solo nella seconda parte della prossima settimana pare possibile una manovra di riassorbimento da parte del flusso perturbato atlantico, che si esplicherà con una perturbazione destinata probabilmente anche all’Italia.
Facciamo dunque attenzione a giovedì 7 e venerdì 8 aprile, perchè sarà proprio in quei giorni che potrebbe tornare utile l’ombrello su gran parte delle nostre regioni. Tornerà probabilmente utile anche un abbigliamento meno “succinto”, dato l’inserimento temporaneo di aria più fresca in subentro a quella calda africana.
Insomma una rinfrescata in piena regola e questo dovrebbe far riflettere, dato che la primavera dovrebbe già essere fresca di suo…
Luca Angelini per Meteoservice.net