Una autentica colata di aria fredda sta fuoriuscendo dalla calotta polare andando a confluire entro in profondo canale di bassa pressione con minimo principale alla deriva dell’Atlantico portoghese. La controspinta fredda si sviluppa con moto retrogrado, in risposta ad una intrusione anticiclonica che dall’est degli USA si innesta nella circolazione polare invadendo in toto nientemeno che la Groenlandia.
Il massiccio apporto freddo scalza l’aria più temperata che normalmente giace alle nostre latitudini, ma il vertice della saccatura va ad invadere addirittura le latitudini subtropicali, le quali reagiscono con un flusso uguale e contrario che dai quadranti di sud-ovest trasporta verso il Mediterraneo e l’Italia aria via via più calda di origine subtropicale continentale.
Insomma, ancora una volta ci aspettano giornate alle prese con l’anticiclone nord-africano, con tutti gli annessi e connessi. Questi ultimi ci stanno consegnando un tipo di tempo che mette in evidenza caratteristiche praticamente estive, anche dal punto di vista dell’assetto circolatorio generale. In queste condizioni il muro dei 30°C potrà essere raggiunto sulle nostre regioni meridionali a metà settimana, mentre le uniche precipitazioni sono attese in prevalenza a ridosso dell’arco alpino (specie i settori nord-occidentali).
Saranno piogge a prevalente carattere convettivo (rovescio) e a locale sfondo temporalesco. Mercoledì la coda di una perturbazione riuscirà ad estendere temporaneamente attività temporalesca anche alla val Padana, seguita da un lieve e temporaneo calo delle temperature anche sulle altre regioni d’Italia nella seconda parte della settimana.
L’alta nord-africana però ha in serbo nuovi affondi nei giorni successivi, a conferma di una primavera che ha assunto ormai caratteristiche da fine stagione, praticamente quasi estate.
Luca Angelini per Meteoservice.net