Editoriali — 07 Novembre 2014

Allarghiamo lo sguardo all’Emisfero Boreale: l’attacco dell’onda pacifica
Lasciamo per ora ad altri articoli del giornale il compito di descrivere la strada molto perturbata che ci accompagnerà sino a metà mese, e proviamo ad allargare lo sguardo all’Emisfero Boreale, onde capire se si possano scorgere i primi segnali invernali. In effetti, a partire dai prossimi giorni inizierà il primo attacco dell’onda subtropicale pacifica (Wave 1) al Vortice Polare (VP), che porterà ad una negativizzazione dell’indice AO (Oscillazione Artica).

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Osserviamo la carta emisferica
Se analizziamo la carta emisferica valida per il periodo 13-15 novembre circa, noteremo alcuni movimenti molto interessanti in relazione all’inverno. Prima di tutto possiamo vedere chiaramente l’azione intrusiva dell’onda pacifica, che va a destabilizzare il VP, dislocandolo in area siberiana. Nella sede polare si formerà un anticiclone. Un altro nocciolo importante del VP si dislocherà nella sede canadese, e andrà ad alimentare le invasive depressioni nord-atlantiche tipiche dei nostri autunni. Osserviamo anche l’area siberiana: mentre a nord imperverseranno le tempeste di neve, nell’area più basa di latitudine troveremo due anticicloni: uno sarà l’Orso, ovvero il famigerato anticiclone gelido siberiano, l’altro, a ovest, sarà di natura dinamica, che bloccherà l’avanzata delle depressioni oceaniche verso est.

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Le conseguenze invernali per l’Europa
Nell’immediato non avremo particolari conseguenze invernali sul nostro continente. Mentre in area siberiana e americana giungeranno le prime irruzioni artiche già pienamente invernali, l’Europa continuerà ad essere travagliata dal flusso perturbato nord-atlantico. Si nota però la possibile formazione di un’alta pressione in sede scandinava (SCH), che potrebbe preludere alle prime irruzioni artiche anche nel vecchio continente.

Conclusione
In definitiva possiamo già scorgere a livello emisferico interessanti segnali invernali. Questi non avranno nell’immediato conseguenze per l’Europa, ma il VP indebolito potrebbe preludere a movimenti antizonali in area euro-asiatica, che sfruttando il possibile SCH preparerebbero nella seconda metà di novembre i primi impulsi invernali in Europa.

 

fonte: meteogiornale.it

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