E ora arriva il bello stabile? I tempi non sono ancora maturi. La seconda settimana di marzo vedrà sullo scacchiere euro-atlantico grandi manovre, dettate soprattutto dalla salita considerevole dell’Oscillazione Artica, che si traduce sostanzialmente in una accelerazione delle correnti occidentali. Vista così sembrerebbe cosa fatta per la conquista dell’Europa da parte dell’anticiclone atlantico e per i primi giorni della prossima settimana, almeno sino a martedì 10 marzo, pare che mezza Italia (nord e centro) possa comunque beneficiarne con tempo soleggiato e temperature in graduale ripresa. In realtà però poi le cose pare debbano nuovamente cambiare ed evolvere un po’ diversamente rispetto alla possibilità di una fase stabile. Ora vi spieghiamo perchè.
Osservate la figura in alto: è tratta dal modello deterministico americano GFS e rappresenta il campo di vento e la divergenza orizzontale delle masse d’aria sulla superficie isobarica di 300hPa. Ci troviamo in alta troposfera, esattamente dove sfilano le correnti a getto. Ebbene, già ad un primo sguardo si nota il flusso perturbato principale che sfoga alle alte latitudini, ma anche quel che rimane del vortice ciclonico giunto giovedì scorso sul Mediterraneo che ancora non cessa di interferire con le vicende atmosferiche italiane.
In particolare dobbiamo porre l’attenzione sull’aggancio a sud da parte del Getto Subtropicale e a nord, il prossimo inserimento di un nuovo apporto di aria polare, in seno ad una probabile ondulazione meridiana del Getto Polare a partire dalla regione scandinava. Semmai l’onda nativa dal Vortice Polare, andasse in fase nuovamente con il pozzo depressionario mediterraneo, l’Italia potrebbe venire interessata da correnti settentrionali accompagnate da un nuovo calo delle temperature a partire dal 12-13 marzo, evenienza che effettivamente le proiezioni d’ensemble (seconda figura) sembrano suggerire.
Andasse in porto questo quadro, potremmo riassumere la linea di tendenza per la prossima settimana come segue: lunedì 9 e martedì 10 instabile all’estremo sud (soprattutto Calabria e Sicilia), con rischio di rovesci e nevicate a quote medie in montagna. Temperature sotto la media del periodo, tendenti comunque ad un timido rialzo. Sul resto d’Italia prevalenza di bel tempo, con rialzo termico più avvertito al settentrione, dove potrà salire qualche grado al di sopra della media. Mercoledì 11 giornata di transizione, con rientro nella media per il sud, cui potrebbe seguire dagiovedì 12 e sino al successivo weekend, una nuova recrudescenza dell’instabilità atmosferica sul centrali adriatiche e meridione peninsulare. Quest’ultima fase vedrà l’afflusso di aria più fredda dai quadranti settentrionali che abbiamo descritto all’inizio di questa trattazione e quindi un nuovo possibile calo delle temperature che verrà avvertito su tutta l’Italia, dove potremo avere a che fare con valori in nuova discesa al di sotto delle medie stagionali almeno sino alla metà del mese.
Luca Angelini