Climatologia — 02 Aprile 2016

.. ma con possibile variante nel finale (ne avevamo accennato nel precedente aggiornamento). Vediamo allora di capirci qualcosa di più.

La prima figura, allegata mostra in chiave probabilistica la possibile evoluzione delle strutture atmosferiche in quota a 120 ore di distanza, ovvero la situazione prevista per giovedì 7 aprile.

La grandezza esaminata è il campo di altezza geopotenziale di 500hPa evidenziato con l’andamento delle isoipse di 5.160, 5.520 e 5.700 metri.

Salta subito all’occhio quel cerchio concentrico tra la Tunisia e il Canale di Sardegna, il quale rappresenta la possibile collocazione di un minimo di bassa pressione in distacco dalla circolazione perturbata atlantica (si noti la saccatura con vertice sul mare del Nord).

vortice nord africanoA prima vista, l’incertezza legata a questa figura pare nel complesso gestibile dal punto di vista sinottico, tant’è che i valori di deviazione standard (i valori di incertezza appunto), non sono particolarmente elevati, considerando il lasso temporale che ancora manca (seconda mappa).

Detto questo, in pratica, cosa ci dobbiamo aspettare per la prossima settimana? In prima battuta, da considerarsi certamente quale semplice anticipazione di massima, ci dobbiamo attendere la persistenza sull’Italia di correnti meridionali. Aria mite su aria mite insomma. Questo ci porta senz’altro a ritenere che le temperature si manterranno molto probabilmente al di sopra della media ancora per diversi giorni.

La posizione del vortice, decentrato rispetto al nostro Paese, porta a ritenere che sino a temperature sopra la mediametà della prossima settimana sul nostro Paese il tempo si manterrà nel complesso discreto, caratterizzato da variabilità alternata a schiarite. Bassa la probabilità di precipitazioni, essenzialmente relegata alle estreme regioni di nord-ovest.

Sul finale però, dunque dopo metà settimana, qualcosa potrebbe cambiare perchè, a parere delle elaborazioni numeriche successive, quella depressione vagante potrebbe venire riassorbita dal flusso perturbato principale e quindi venir risucchiata verso l’Italia generando un possibile peggioramento delle condizioni atmosferiche.

Un’evoluzione che si farà certamente interessante, ne riparleremo.

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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