Molto più di quanto il suo aspetto potrebbe suggerire. Ma come si fa a calcolarne il peso?
A vederlo così soffice e vaporoso non si direbbe, ma un cumulo di medie dimensioni – la classica nube dalla forma “a cavolfiore” – pesa circa 500 mila chili. Più o meno quanto 100 elefanti africani maschi.
Quattro calcoli. Come si è arrivati a questo numero? I calcoli sono stati compiuti da Peggy LeMone, ricercatrice presso il National Center for Atmospheric Research in Colorado (USA). Essendo fatte da una moltitudine di goccioline d’acqua sospese, le nubi devono pur avere una loro massa. Per calcolarla, ci si basa sulla densità che, per questo tipo di nube, è stata stimata in mezzo grammo di acqua (quella che potrebbe contenere una biglia) per metro cubo.
Il risultato. Ora bisogna capire le dimensioni della nuvola in questione. Per LeMone, il cumulo medio è lungo circa un chilometro e ha la forma di un cubo. Quindi, è tanto lungo quanto alto, e ha un volume di un miliardo di metri cubi. Poiché massa=densità per volume, basta ora moltiplicare i due dati ricavati: otteniamo 500 milioni di grammi, quindi 500 mila chili.
Perché non cade? Come fa un oggetto tanto pesante a rimanere sospeso (visto che i nostri elefanti… be’, precipiterebbero al suolo)? Intanto, il peso non è concentrato in particelle grandi come elefanti e neanche come biglie, ma in trilioni di minuscole goccioline d’acqua distribuite in un miliardo di metri cubi di volume. Alcune sono così piccole, che ne occorrerebbero un milione solo per formare una goccia di pioggia: l’effetto della gravità su di esse è pertanto piuttosto trascurabile.
Inoltre, la nube è meno densa dell’aria secca che la circonda, pertanto, galleggia (e si muove in continuazione). Almeno finché temperatura e pressione non ne aumenteranno la densità e la faranno cadere al suolo. Sotto forma di pioggia
Fonte: www.focus.it