Editoriali — 19 Settembre 2013

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Variabilità autunnale:
negli ultimi giorni abbiamo apprezzato una delle peculiarità dell’autunno: la variabilità. L’alternanza tra momenti di sole e annuvolamenti riguarda un po’ tutti, chi più chi meno. La forte ventilazione occidentale, sfruttando o patendo l’orografia italiana, ha inciso non poco sul quadro meteorologico. Le nubi provenienti da ovest/nordovest, difatti, incontrano lo sbarramento tanto dell’Alpi quanto dell’Appennino. Ragion per cui gli annuvolamenti prediligono i crinali alpini e le regioni tirreniche, ovvero quei versanti sottovento non godono della protezione offerta dalle grandi catene montuose.

Fresco sì, ma non troppo:
analizzando il profilo termico peninsulare scopriamo che negli ultimi giorni abbiamo registrato valori di temperatura spesso inferiori alla norma. Non troppo, intendiamoci, ma quanto basta a far sì che si percepissero le prime sensazioni autunnali. Fresco acuito senza dubbio dalla ventilazione occidentale, che pur stemperata da mari ancora caldi, è stata in grado di incidere in modo significativo sulla percezione termica. Ovviamente non mancano le eccezioni, ad esempio in quelle località notoriamente esposte agli effetti favonici indotti dalle barriere orografiche. Per completezza dobbiamo dirvi che le temperature attuali gravitano a ridosso della media trentennale di riferimento.

Lo scenario barico:
la configurazione attuale propone una possente struttura anticiclonica a ridosso dell’Europa occidentale e un Vortice Ciclonico a nord del Regno Unito. Quest ultimo ha inciso in maniera sostanziale sulle condizioni meteorologiche continentali, che in molte Nazioni sono risultate estremamente instabili e decisamente più fredde della norma. L’Italia, trovandosi a ridosso di entrambe le circolazioni, ha manifestato quella variabilità autunnale di cui si è discusso pocanzi.

Cambio di pattern:
a breve assisteremo ad una ridistribuzione dei centri di Alta e Bassa Pressione. Esauritasi l’azione del Vortice Artico, si aprirà una breccia all’interno della quale si catapulterà l’Alta Pressione. E’ bene aprire una parentesi sulla sua natura, perché se pocanzi s’è accennato all’Anticiclone delle Azzorre, la struttura che si consoliderà nel cuore dell’Europa si avvarrà di un vivace supporto subtropicale. Un affondo ciclonico atlantico, a largo del Portogallo, pomperà aria calda verso nord ed è così che avverrà il sostanziale consolidamento.

Scampoli tardo estivi:
in molte Nazioni europee – soprattutto su quelle di ponente – si avvertirà un sensibile rialzo termico che condurrà le temperature verso valori ben superiori alle medie stagionali. Tornerà un po’ d’estate e dopo il freddo degli ultimi giorni siamo certi che verrà accolto con piacere. Ora è lecito domandarsi cosa ci aspetta. Beh, l’Italia si troverà presumibilmente sotto l’ala protettrice dell’Alta Pressione, ma saremo probabilmente sulla parte un po’ più debole.

Le insidie orientali: 
lunedì vi parlammo dell’eventuale ingresso di una goccia fredda da est. Ipotesi estrema, ve lo dicemmo, e difatti nelle ultime 48 ore ha perso consistenza. Ciò nonostante potrebbero manifestarsi delle infiltrazioni d’aria fresca proprio dai quadranti orientali, laddove si andrà a creare un’ampia lacuna barica alimentata da delle masse fredde provenienti dall’Artico Russo. Spifferi che eserciteranno un’azione di contenimento sul rialzo termico ed anzi, potrebbero addirittura determinare un calo delle temperature che in alcune proiezioni modellistiche vengono viste riportarsi leggermente al di sotto della norma.

Focus: evoluzione sino al 01 ottobre 2013
Il tempo è destinato a stabilizzarsi, a partire dalle regioni settentrionali. Avremo una temporanea recrudescenza instabile all’estremo sud, dettata dall’intervento di sacche instabili dal nord Africa a cui si miscelerà un po’ d’aria fresca da nordest. Condizioni di stabilità diffusa si manifesteranno da domenica, quando avremo un maggiore apporto della struttura anticiclonica.

Dando credito alle proiezioni modellistiche, si potrebbe supporre un’ultima decade di settembre all’insegna del bel tempo. Le sole, eventuali insidie al dominio anticiclonico arriverebbero da est ma con risultati limitatamente al profilo termico.

Evoluzione sino al 06 ottobre 2013
Uno sblocco potrebbe giungere tra la fine di settembre e la prima settimana d’ottobre, sblocco che verrebbe da ovest ancora una volta per mano dell’Atlantico. Ma avremo certamente modo di riparlarne.

In conclusione.
Dopo il periodo di variabilità autunnale, stiamo per entrare in una fase di maggiore stabilità tipicamente settembrina.

Ivan Gaddari

 

http://www.meteogiornale.it/notizia/29228-1-poderoso-blocco-anticiclonico-insidie-da-est-dietro-angolo

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Meteo Sincero

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