La scoperta fatta dall’ Hubble Space Telescope della NASA prova che questi corpi-mostro possono essere più comuni di quanto si pensasse
L’immagine simulata al computer, un buco nero supermassiccio al centro di una galassia. La regione nera al centro rappresenta l”orizzonte degli eventi” del buco nero, ovvero lo spazio da dove la luce non può sfuggire all’attrazione gravitazionale di un oggetto così enorme a causa appunto della potente forza di gravità del buco nero il quale distorce lo spazio attorno ad esso come uno specchio deformante.
La luce da sfondo delle stelle è allungata e spalmata là dove le stelle sfiorano il buco nero.
Il buco nero noto, più grande in assoluto, pari a 21 miliardi di soli, risiede nell’affollato ammasso di galassie Coma che si compone di oltre 1.000 galassie.
Immagine Credit: NASA, ESA e D. Coe, J. Anderson, e R. van der Marel (STScI)
Fonte: www.meteogiuliacci.it

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