Editoriali — 19 Luglio 2015

19-07-2015 – Salve a tutti, altra giornata dura dal fronte del caldo sebbene, come premesso nei precedenti editoriali, la campana anticiclonica abbia leggermente perso potenza nelle regioni settentrionali (fig.1).

fig.1………………..

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Come si vede dalla fig.1, il promontorio africano sta ormai evolvendo in cuneo, nel senso che si sta coricando sul fianco orientale, interessando in pieno i Balcani, oltre alle nostre regioni, e lasciando spazio a qualche temporale lungo l’arco alpino e soprattutto, nell’Europa centrale, con fenomeni anche molto violenti nell’area polacca.

Le temperature oggi hanno mostrato poche differenze rispetto a ieri, specialmente al centrosud, dove i 38-39° C sono stati raggiunti in più occasioni. In questa immagine ecco i valori alle 19:20, ancora attestati intorno 36-37° C in molti settori pianeggianti della penisola (fig.2).

fig.2

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Nei prossimi giorni non andrà meglio, per un’ondata di caldo estenuante che inizia ad assumere toni molto preoccupanti. A metà settimana ecco pronta infatti l’ennesima reiterazione dell’affondo perturbato in Atlantico, con nuovo promontorio africano ormai unito alla cellula continentale, in una configurazione dotata di notevole stabilità (fig.3).

fig.3

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Davvero persistente il cavo d’onda al largo dell’Europa occidentale che funge da divisorio tra le due figure anticicloniche azzorriana e africana  e invia i nuclei caldi africani nelle nostre regioni (fig.4).

fig.4

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In fig.4 appare chiaro come l’anticiclone delle Azzorre sia confinato in Atlantico, mentre il Mediterraneo sia invaso dall’avvezione calda africana.

Ma cosa accadrà nel prossimo week-end?? Ancora stallo della situazione descritta?? Come spesso accade, i modelli oggi ridimensionano molto l’affondo perturbato Atlantico, generato proprio dalla traslazione del cavo d’onda Atlantico verso le nostre regioni; ecco come viene vista la saccatura del 25 Luglio dall’emissione pomeridIana del modello americano (fig.5).

fig.5

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Appare evidente come sia presente un abbassamento del getto polare sulla Francia, fino a sfioRare le Alpi, ma la penetrazione completa nel Mediterraneo di fatto non riesce ad avvenire, proprio a causa della solidità del ponte altopressorio tra anticiclone africano e nucleo continentale più a est.

Vediamo tale aspetto da un’altra angolazione; dall’analisi della distribuzione della corrente a getto appare evidente come proprio la potenza del getto polare, coadiuvato dal conseguente rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre, tenda a chiudere l’affondo a ovest dell’Italia, strozzando la saccatura in avvicinamento alle nostre regioni (fig.6).

fig.6

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Dopo solo 24 h ecco che il potente “core” del getto in Atlantico si spinge fino alle Alpi, interessando in parte il nord, ma chiudendo di fatto la naturale evoluzione del cavo d’onda verso l’Italia (fig.7).

fig.7

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Il risultato di tale dinamica è che il giorno dopo tale passaggio l’avvezione calda africana trova via libera per risalire verso le nostre regioni che, ad eccezione del nord, potrebbero vedere scarsi benefici dal momentaneo cambio circolazione sopra le nostre teste (fig.8).

fig.8

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L’aspetto davvero interessante della presente esposizione è che l’anticiclone delle Azzorre, che inizialmente svolge una funzione importante nell’allontanare il peggioramento dalle nostre regioni, si ritira quasi subito, lasciando strada libera all’affermazione dell’ennesima avvezione calda africana (fig.9).

fig.9

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Per come si stanno mettendo le cose, la stagione in corso potrebbe essere ricordata come la più calda del terzo millennio dopo il famigerato 2003. Ancora però, occorre verificare se le cose dovranno andare veramente cosi. Ancora oggi gli spaghetti propongono un abbassamento delle temperature dopo il 26, più marcato al nord, con temperature che potrebbero addirittura finire sottomedia (fig.10).

fig.10

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Sicuramente la configurazione barica che si è venuta a creare tra Europa e vicino Atlantico risulta favorevole a uno stallo delle condizioni climatiche nel Mediterraneo, con continue rimonte calde africane e affondi del getto più a ovest. L’estate potrebbe risultare molto calda anche alla fine del suo percorso. In base a quato evidenziato però dalle proiezioni d’ensemle (spaghetti), è consigliabile aspettare un paio di giorni prima di dare per cancellata la rinfrescata di fine Luglio.

Ciao ciao

Ilario Larosa  (meteogeo)

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