Climatologia — 05 Ottobre 2015

La stagione autunnale procede a lunghi passi e, giorno dopo giorno, il disegno sinottico si fa via via più complesso. A livello emisferico infatti sono attualmente due le zone di discontinuità, quelle dove, in buona sostanza, si esplicano i maggiori contrasti e dove dunque si snodano i flussi portanti.

Il primo (frecce blu in figura) scorre alle alte latitudini e risulta alquanto ondulato lungo i meridiani, a causa di un disturbo alla struttura del vortice polare, come evidenziato all’indice dell’Oscillazione Artica (AO) negativo. Le figure bariche principali sono una profonda saccatura atlantica, estesa dalla Groenlandia fino al golfo di Biscaglia, un’ansa anticiclonica a cavallo della penisola Scandinava e un secondo profondo vortice in sviluppo dalle latitudini polari verso la Russia, in direzione del Mar Nero.

La seconda linea di flusso (frecce rosse in figura) si snoda invece intorno al 45° parallelo, lungo una direttrice più zonale (da ovest verso est), ma che viene forzata in corrispondenza della saccatura atlantica, la quale si proporrà nei prossimi giorni anche sull’Europa occidentale con una serie di impulsi umidi e temperati a precederne l’asse principale. Tra questi segnaliamo in particolare la coda di una perturbazione che questa notte lambirà il nord Italia, con fenomeni essenzialmente concentrati lungo l’area alpina, e una seconda perturbazione che interesserà nord e centro tra martedì sera e parte di mercoledì, con rovesci sparsi e qualche temporale.

Quest’ultima perturbazione, legata al parziale distacco di un nocciolo depressionario all’altezza del Regno Unito (asse di saccatura n.1 in figura), sarà seguita da un temporaneo rialzo della pressione nei bassi strati e da aria meno umida che favorirà un temporaneo ma deciso miglioramento su tutto il Paese nella giornata di giovedì 8.

Nella seconda parte della settimana però, la saccatura atlantica invierà un nuovo asse di sviluppo verso la penisola Iberica e il Mediterraneo occidentale (n.2 in figura), la cui spinta potrebbe essere sufficiente ad agganciare un insidioso minimo orografico che nei bassi strati risalirà dall’Algeria verso le nostre regioni centro-meridionali. Da questa manovra potrebbe nascere per l’Italia un nuovo severo peggioramento nel weekend proprio a partire da queste regioni, seguito da aria più fredda.

Torneremo sull’argomento quando i tempi saranno maturi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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