Mentre sui cieli euro-atlantici una autentica autostrada di vento sta spianando le correnti portanti, azzerando di fatto gli scambi meridiani, dal nord America sta partendo una nuova serie di onde atmosferiche, la prima delle quali si farà carico entro le prossime 24 ore, di far erigere verso la Groenlandia l’anticiclone atlantico.
Lo spostamento dei campi di massa a seguito di questa manovra andrà a smuovere unnocciolo di aria polare marittima che dai cieli islandesi si vedrà costretto ad uno scivolone verso l’Europa centrale mercoledì 4 e breve giro di posta il Mediterraneo centrale e l’Italia, soprattutto da giovedì 5. La pressione esercitata dall’aria fredda sullo zoccolo temperato mediterraneo, attiverà un intenso gradiente, quindi accesi contrasti e venti molto forti. La perturbazione di testa, in origine ben organizzata in Atlantico, subirà un‘ondulazione e poi una frattura all’altezza dell’arco alpino, per poi riorganizzarsi a valle, per ciclogenesi sul golfo ligure.
Il nuovo vortice così costituito, si spingerà poi verso il Tirreno centrale, per poi proseguire la corsa verso basso Adriatico e lo Ionio. Indugerà quindi sulle nostre regioni centro-meridionali almeno sino al prossimo weekend, risultando determinante per il tempo nella seconda parte dell’attuale settimana. Ma andiamo a vedere dunque quali potrebbero essere le conseguenze di questo disegno sinottico, rimanendo ancora su un quadro generale, almeno finchè non sussisteranno le condizioni opportune per utilizzare prodotto prognostici ad alta risoluzione.
MERCOLEDI la perturbazione si avvicina rapidamente dall’Europa centrale e attiva un flusso occidentale di richiamo a precederla, che potrà dar luogo a qualche pioggia tra Liguria, centro, Campania e Sardegna. L’impatto del fronte contro le Alpi avverrà in serata, allorquando si avrà l’ondulazione frontale tale da distorcere la banda nuvolosa e le relative precipitazioni anche su bassa Padana. Intanto la neve cade già lungo la cresta delle Alpi, dove portata da forti venti settentrionali, sfonda verso gli adiacenti fondovalle.
GIOVEDI l’aria fredda entra sull’Italia, accompagnandosi a intensi venti settentrionali che ancora prevalgono dall’ingresso del Rodano. Nella notte non si esclude che la neve raggiunga quote collinari su Emilia, Romagna e Toscana, mentre il grosso delle precipitazioni, seguendo la linea di scontro con l’aria polare marittima che ora inizia a trafilare anche dalla porta della Bora, va in giornata a concentrarsi sul resto del centro e al sud. Il limite delle nevicate si abbassa a partire da Umbria, Marche e poi via via verso Lazio Abruzzo e Molise, dove si imbiancheranno probabilmente quote di bassa montagna (400-600 metri circa). Ancora spruzzata elungo le Alpi di confine, con venti da nord tempestosi in quota. Possibili temporali tra Campania e Calabria tirrenica con forte Libeccio o Ponente. Rasserena al nord per intensi venti di Foehn) e sulla Toscana (forte Tramontana). Le temperature scendono ovunque al di sotto della media.
VENERDI il maltempo insiste ancora sul centro e meridione, risultando più attivo e costante sulle regioni del medio versante adriatico, dove la neve potrà a tratti scendere sino a quote di collina. Qualche spruzzata di neve ancora possibile lungo el Alpi di confine, accompagnata da forti venti settentrionali. Rasserena sulla Sardegna con forte vento da nord. Bello al nord e sul resto del centro con clima freddo e molto ventoso. Temperature al di sotto della media, anche se in lieve rialzo nei valori massimi al nord.
Luca Angelini