07-05-2016 – Salve a tutti, consueto aggiornamento modelli ed evoluzione in atto, in una bella giornata primaverile per la penisola italiana, come splendidamente riportato nella elaborazione grafica ottenuta dalla immagine satellitare dell’Europa e del vicino Atlantico (in merito all’interno del sito è stata ampliata ulteriormente la rassegna di immagini disponibili, fig.1)……………………
fig.1
Dicevamo che buona parte della penisola è sgombra da nubi, ma non le isole maggiori, dove è presente estesa nuvolosità attualmente medio-alta, legata alla presenza di sistema nuvoloso appendice della rande depressione iberica, sempre più intensa quest’ultima, in quanto ben alimentata da una discesa di aria fredda proveniente direttamente dalla Groenlandia (fig.1).
La nuvolosità proveniente dal nord Africa nelle isole maggiori genererà piogge e rovesci sparsi tra Sardegna meridionale e buona parte della Sicilia fino a stasera, ma il sistema nuvoloso andrà comunque a indebolirsi a causa dell’affermazione, nei prossimi giorni, di un ponte altopressorio tra il blocco europeo e la risalita di aria calda nordafricana (fig.2)
fig.2
Dalla fig.2 si evince come, in un primo tempo, l’intensa depressione Atlantica si isolerà in un’ampia goccia fredda a ovest della penisola iberica, richiamando aria calda nelle nostre regioni, con temperature in netto aumento soprattutto al sud, per una breve fase calda simil-estiva fino a martedì. Successivamente però, chiaro segnale si un cambio di circolazione in Atlantico e a scala emisferica soprattutto, l’alta pressione azzorriana si farà strada nel nord Atlantico, favorendo una discesa fredda nell’Europa centrale e, soprattutto, l’aggancio con la depressione in fig.2, generando un intenso peggioramento delle condizioni atmosferiche al centronord tra mercoledì e giovedì (fig.3).
fgi.3
Nelle ultime proiezioni, la saccatura prevista sull’Italia per la prossima settimana appare avere caratteristiche sempre più meridiane, a chiaro contributo artico, grazie a una favorevole disposizione del VP a scala emisferica, favorevole quindi a direttrici perturbate che abbiano come obiettivo il Mediterraneo, con una rotazione in senso orario dell’asse di spinta aleutinico (fig.4).
fig.4
Insomma, musica nuova in Artico e non solo. Per quanto riguarda la tipologia e l’entità delle fenomenologie previste, sulla base dei nuovi aggiornamenti non è ancora facile prevederne gli esiti; tuttavia, le previsioni per le precipitazioni cumulate per il comparto mediterraneo ipotizzate dal modello americano sono sempre improntate ad accumuli piuttosto rilevanti su tutto la cintura settentrionale del “mare nostrum” con i rilievi alpini, pirenaici e dinarici sempre esposti a correnti meridionali cariche di pioggia (fig.5).
fig.5
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)