Spostando il nostro sguardo al tempo atteso verso la terza ed ultima decade di ottobre, sembrano esserci segnali di un possibile cambio di circolazione che potrebbe traghettarci verso una fase atmosferica maggiormente in linea con quelli che sono (o dovrebbero essere) le temperature tipiche del periodo. Sino a questo momento infatti, a seguito di un’estate assai fresca ed instabile specie al centro-nord, l’autunno è stato caratterizzato da temperature quasi sempre SUPERIORI la media stagionale.
Da dove arriva tutto questo caldo?
I valori termici di queste settimane trovano spiegazione nell’interruzione delle correnti zonali occidentali che hanno caratterizzato il tempo atmosferico dell’estate scorsa. L’aria molto calda di origine africana è stata così per lungo tempo schiacciata alle proprie terre di origine, laddove è andata nel tempo accumulandosi una forte anomalia termica positiva. Con l’interruzione della circolazione occidentale a favore di maggiori scambi meridiani, l’aria calda trattenuta sul continente africano nel corso dell’estate è stata così libera di sfogarsi verso le medie latitudini, dando il via ad una lunga fase termicamente sopramedia che, oltre a regalare una stagione autunnale insolita, ha anche fornito linfa vitale alla creazione di intensi sistemi temporaleschi.
Gli ultimi dati in nostro possesso lasciano intravvedere una possibile via di sfogo a questa situazione, attraverso un graduale ma costante raffreddamento dell’est europeo.
Paiono essersi riassorbite le anomalie termiche positive presenti le settimane scorse sul continente africano, l’aria calda in eccesso, grazie agli scambi meridiani di settembre ed ottobre è stata in gran parte sfogata verso le medie latitudini. Giunti a questo punto, la stagione dovrà necessariamente fare un passo in avanti, restituendoci quantomeno un profilo termico idoneo al periodo stagionale in corso.
Tutto questo potrebbe avvenire nel corso della terza ed ultima decade del mese, quando la migrazione dell’alta pressione verso l’Europa occidentale potrebbe spalancare le porte all’aria più fresca/fredda proveniente dalle alte latitudini. Non è ancora chiaro se questa manovra avrà effettivamente buon esito, così come risulta ancora poco chiaro quale tipo di massa d’aria potrà interessarci, se di tipo freddo continentale oppure freddo ed instabile di origine artica. Al momento le probabilità si aggirano attorno al 50% per una e l’altra variante, sempre dando per scontato che tale manovra possa effettivamente avere buon esito.
Nel corso dei prossimi aggiornamenti sapremo senza dubbio darvi qualche notizia più precisa.
Fonte: Meteolive.it