Editoriali — 08 Luglio 2015

Ad una settimana dall’inizio dell’ondata di calore sull’Europa occidentale, partita alla fine del mese di giugno e ancora in corso con coinvolgimento anche dell’Italia, arrivano i primi dati parziali. In questo caso ci siamo serviti delle elaborazioni fornite dall’ente governativo americano per il monitoraggio meteo-climatico NOAA (vedi figura), per quantificare l’anomalia in questione, che è stata rilevante soprattutto in relazione alla durata.

I Paesi europei messi peggio sono stati la Francia, la Svizzera, il Belgio, il sud dell’Olanda e diverse regioni della Germania centro-occidentale, dove sono state rilevate temperature medie superiori alla norma tra 8 e 10°C. Seguono a ruota la Spagna centrale, la regione alpina, l’Austria occidentale, il resto della Germania e il sud della Norvegia, con scarti rispetto alla norma fino a 5-7°C.

Dulcis in fundo, troviamo il resto della Spagna, l’Italia centro-settentrionale, l’Inghilterra, la Repubblica Ceca e la Danimarca, dove si sono avuti scarti oltre la media fino a 5-6°C.

E l’ondata di calore non è ancora finita…

Luca Angelini per Meteoservice.net

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi