Ad una settimana dall’inizio dell’ondata di calore sull’Europa occidentale, partita alla fine del mese di giugno e ancora in corso con coinvolgimento anche dell’Italia, arrivano i primi dati parziali. In questo caso ci siamo serviti delle elaborazioni fornite dall’ente governativo americano per il monitoraggio meteo-climatico NOAA (vedi figura), per quantificare l’anomalia in questione, che è stata rilevante soprattutto in relazione alla durata.
I Paesi europei messi peggio sono stati la Francia, la Svizzera, il Belgio, il sud dell’Olanda e diverse regioni della Germania centro-occidentale, dove sono state rilevate temperature medie superiori alla norma tra 8 e 10°C. Seguono a ruota la Spagna centrale, la regione alpina, l’Austria occidentale, il resto della Germania e il sud della Norvegia, con scarti rispetto alla norma fino a 5-7°C.
Dulcis in fundo, troviamo il resto della Spagna, l’Italia centro-settentrionale, l’Inghilterra, la Repubblica Ceca e la Danimarca, dove si sono avuti scarti oltre la media fino a 5-6°C.
E l’ondata di calore non è ancora finita…
Luca Angelini per Meteoservice.net