Editoriali — 05 Marzo 2015

E’ forse l’ultima frontiera, in ordine di tempo, del nuovo assetto meteo-climatico degli ultimi anni: il continuo raffreddamento dell’alta stratosfera, in contrapposizione con l’aumento delle temperature nella bassa troposfera, appare una sorta di compensazione, un tentativo della natura per porre rimedio ad un equilibrio in fase di mutamento.

Qualche giorno fa, in questo articolo,  accennavamo ad un raffreddamento della stratosfera polare, citando il raggiungimento della soglia dell’indice NAM, evento che ora ha varcato ampiamente il limite di controllo sforando nell’evento classificabile come estremo. Secondo studi noti, in siffatti casi, le conseguenze non tardano a manifestarsi anche nei bassi strati, soprattutto in periodi delicati come questo, nell’imminenza della ripartenza dei cicli dell’ozono e dunque dello smantellamento del Vortice Polare Stratosferico.

nammarzoInsomma, da una parte questo vortice si sta rinforzando oltremodo (Stratcooling), dall’altro a breve dovrà capitolare(Final Warming). Capite bene, senza la pretesa di essere esaustivi o di imbastire improbabili linee previsionali, che la nostra primavera potrebbe subire un batti e ribatti non indifferente, soprattutto nei mesi di aprile e maggio, allorquando il Vortice Polare Stratosferico avrà rotto gli argini, non prima di aver rimpinguato di aria gelida la calotta polare sottostante.

l meccanismo così impostato, con la risposta nei bassi strati che ha già costretto la NOAA a ritoccare i fondo scala del famoso grafico AO, favorirà senz’altro una indubbia esasperazione dei contrasti tra le alte e le medie latitudini, allo scopo di riequilibrare l’assetto termico dell’emisfero, diviso tra un Polo troppo freddo e un Tropici già ben riscaldati. Ciò potrebbe dunque portare a compimento, ma solo in linea statistica, la possibilità di una primavera dinamica e vivace, a volte magari anche fin troppo “capricciosa” o instabile che dir si voglia, che non si sottrarrà nemmeno qualora verranno a bussare le fredde correnti artiche.

Pensate ancora che non ci siano più le mezze stagioni?

Luca Angelini

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