Riportiamo questo articolo di Antonio Palluca
PREMESSA : vista la scarsa educazione e scarsa preparazione (meteo) di qualche utente di Meteo Time by Antonio Pallucca , oggi vi verrà proposto (solo per i lettori di questo blog) l’articolo che ieri ha scatenato L’INFERNO. Ovviamente nel precedente tutti i commenti sono stati tolti .Mi dispiace per molti utenti che ci conoscono da anni, ma certi atteggiamenti superficiali ed offensivi (di qualcuno) non desidero facciano più parte di questa pagina.
PARTIAMO….
Per chiarire bene e senza equivoci quello che e’ possibile e non quello che ci aspettiamo (strabiliante ed epocale) vi proponiamo un fattore antizonale (come da figura) teoricamente probabile, ma effettivamente non molto utile(*) per l’intera fascia mediterranea.
* = tale termine va inteso come freddo o gelo intensi che riguardano l’intero territorio nazionale. Quindi freddo, ma non come qualcuno aspettava che fosse.
Primo concetto:
La wave 2 (anticiclone delle Azzorre) deve essere ben strutturata la sua base subtropicale in Atlantico/Penisola iberica e non sul basso Mediterraneo con scarsi o deboli geopotenziali.
Secondo concetto:
La depressione, già segnalata da giorni, e prevista in pieno Atlantico funge (fungerebbe) sì da attrattore del flusso gelido , ma tende ad isolare l’alta pressione (di cui al primo concetto) verso le aree polari o subpolari del nord Europa (netta e’/sarebbe l’erosione della matrice tropicale).
Terzo concetto (la risultanza del primo e del secondo):
Si crea certamente un’inversione delle correnti zonali in area Ferrel (sempre figura in allegato), per via di rotazioni orarie ed depressionarie (antiorarie ), ma il flusso (non di grandi qualità termiche in direzione del Mediterraneo) viene divorato (verrebbe) dalla depressione in pieno Atlantico.
Una sorta di ultimo “canto del cigno canadese” che ci lascia in eredità un’importante depressione atlantica. Depressione che ruba spazio (teoricamente) alla seconda onda planetaria, costretta ad agire (con bassi geopotenziali) in una sezione polare o sub-polare non consona ad una corretta affermazione delle easternlies (correnti antizonali o orientali).
Voi vi chiederete …” ma su, dai … le cose possono cambiare… oltre X ore i modelli sono carta straccia! ”
Allora , stavolta vi precedo!
Avete mai osservato su base ENS 500 hpa e correnti al suolo come e’/ si prospetta la situazione (lungo termine)? Privatevi per un momento/un attimo degli estenuanti runs deterministici ed osservate. Sono ben 4 giorni che la media ensamble disegna scenari simili o analoghi nel medio e lungo termine . Un risultato non di poco conto… non vi pare?
(concludo)
Dal momento che ogni modello (complesso) ha diverse letture (tutte ) da analizzare (averne di tempo…) ve ne segnalo alcune prima di emettere un sussulto …wowwww !!!!
1° ci vengono forniti 23 runs (qualcuno direbbe 22..) , tra run di controllo, run operativo , run ufficiale e 20 runs perturbativi (non di secondaria importanza poiche’ servono per limitare l’errore di calcolo con il crescere del tempo)
2° ci vengono forniti espressi in GPT sia a 500 che 850 e relative circolazioni al suolo.
3° ci vengono fornite tre fasi delle correnti a getto 300 hpa (non di secondaria importanza)
4° ci vengono fornite le bias corrected (ovvero la correzione sulla correzione o correzione per inclinazione del modello)
5° non ultimo (introdotto non da diversi anni) le probabilità espresse in % che un qualsiasi evento si verifichi.
ecc… ecc…
In cuor vostro , ora come ora, voi realmente pensate che i modelli siano in una fase così estremamente delirante e caotica (il caos e’ la regola sia ben inteso) da non capire /interpretare che la fase di rimbalzo da stratosfera a troposfera potrebbe essere non intrusiva e decisa verso il Mediterraneo?
I Certo (come ultimatum) potrebbe udirsi “sbattere le ali la famosa farfalla” (origini del caos ) in qualsiasi punto dell’universo per ribaltare tutto… potrebbe… ma questo il determinismo e neanche la scienza ha mai capito quando e dove.
Analisi valida sino al 22/23 c.m. (forse oltre) ed incentrata sulla tendenza media e climatica dell’intera nazione e che vede il nord (settore di NE) come limite meridionale di flussi molto freddi.
Buona lettura
(se vi saranno variazioni importanti non esiteremo a comunicarle in maniera tempestiva)