Ecco il classico sbalzo termico primaverile, quello che in aprile in fondo c’è quasi sempre stato.
L’afflusso freddo da est, atteso tra la mattinata di sabato e le prime ore di domenica, farà crollare i valori minimi sin verso i 4-5°C sulle pianure del Triveneto e sulle zone interne del medio Adriatico, mentre ad ovest si manterranno solo un po’ più in alto, sia a causa della persistenza della copertura nuvolosa, che per una temporanea rotazione del vento dai quadranti settentrionali; vento che poi però tornerà a soffiare da est sin dal mattino di domenica.
L’aria fredda insisterà poi attenuata per tutta la giornata di domenica e le temperature non supereranno i 16-17°C di massima al nord e nemmeno sul medio Adriatico; decisamente più protetto il versante centrale tirrenico.
La nuvolaglia residua che però sorvolerà i cieli del centro-sud portando anche qualche locale episodio di instabilità, favorirà anche qui un certo calo delle temperature massime.
Nei quadri qui a fianco i momenti di massimo raffreddamento attesi sia al suolo che in quota nelle prime ore di domenica e la carte delle anomalie termiche previste.
Da notare gli zero gradi attesi nei fondovalle alpini per l’alba di domenica, con valori molto bassi anche a Bolzano, Trento, Sondrio ed Aosta.
Nel corso della prossima settimana da notare che le correnti si disporranno nuovamente da nord, determinando nuova instabilità sul medio Adriatico e sul meridione, con temperature che ancora una volta si porteranno al di sotto della media del periodo e persino qualche spruzzata di neve possibile in Appennino.