Buonasera a tutti, ecco gli aggiornamenti sul tempo dei prossimi giorni sull’Italia. Di risposta alle depressioni attive nell’Oceano Atlantico si sta attivando un richiamo decisamente mite dai quadranti meridionali, con una figura di alta pressione centrata proprio sul nostro paese. (FIG.1)
Questa figura barica oggi ha prodotto temperature massime vicine ai 20 gradi in Sardegna e al sud, di diversi gradi oltre la norma del periodo, ma vediamo il tempo per domani più nel dettaglio: nella mattina di mercoledì ci saranno gelate nelle vallate interne (FIG.2)
con temperature comprese tra i -2 e i +4 al nord, 0 e +7 al centro e tra i 6 e i 9 gradi al sud. Nelle interne potrebbero essere presenti dei banchi di nebbia (soprattutto in Val Padana), durante la giornata di mercoledì le massime assumeranno valori quasi primaverili al centro con punte di oltre 20 gradi in Sardegna e al meridione, oltre i 15 altrove. (FIG.3)
Al nord andrà un po’ diversamente, le nebbie più insistenti manterranno la temperatura massima intorno agli 11 gradi, inoltre potrebbe condensarsi della nuvolaglia proveniente da ovest con pioviggini sparse in Piemonte. La giornata di giovedì trascorrerà allo stesso modo di mercoledì senza particolari variazioni, venerdì il flusso oceanico potrebbe essere leggermente più incisivo portando qualche pioggia più convinta al nord-ovest, ma avremo modo di tornarci in questi giorni. Ora poniamoci qualche domanda: come mai questi sbalzi tra temperature minime e massime? Ormai ci stiamo avvicinando al mese di dicembre, le giornate sono già abbastanza corte e il Sole è basso all’orizzonte, motivi più che validi per permettere un raffreddamento dei bassi strati dalle ore tardo pomeridiane fino alla mattina. L’aria fredda si deposita verso il basso (densità maggiore) ed ecco che le vallate registrano minime anche sotto lo zero, mentre le colline sono al “caldo” (aria calda= densità minore) il fenomeno è chiamato “inversione termica” (sempre che il vento resti calmo, attenzione). E la nebbia? Beh con l’inversione termica il suolo si raffredda, di conseguenza l’umidità sale di netto fino a condensare a livello del suolo che ha ceduto il suo calore disperdendolo (la famosa “nebbia da irraggiamento”). Purtroppo in questi giorni aumenteranno gli inquinanti nell’aria che ristagneranno vicino le grandi città. Questo è tutto, per i giorni successivi le simulazioni attuali vedono un possibile ritorno di inverno con neve addirittura anche al piano al nord, ma ci torneremo, vi invito a prestare attenzione alle nebbie e al ghiaccio su strada e vi auguro una buona serata! Seguite gli aggiornamenti.
Carlo Di Carlo
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