Riguardo al breve termine dobbiamo aspettarci uno scivolamento del perno della depressione verso i settori meridionali del nostro Paese, in tal modo verrebbe favorita una orientazione più decisa del vento dai quadranti nord-orientali e di conseguenza, un raffreddamento della temperatura che si farà sentire soprattutto al centro ed al nord nel corso di questa settimana. I valori di temperatura tenderanno a portarsi diversi gradi SOTTO la media del periodo. Il picco assoluto di raffreddamento preventivato dal modello americano tra mercoledì e giovedì, laddove sulle regioni di nord-est e l’Emilia Romagna, vengono previsti valori sino a -7°C sul piano isobarico di circa 1400 metri. Un valore senza dubbio da pieno inverno!
L’instabilità come detto, tenderà a concentrarsi in modo sempre più deciso sulle regioni meridionali, con precipitazioni diffuse e frequenti, sarà possibile anche qualche temporale peraltro già in atto in queste ore sui settori basso tirrenici. Sulle regioni settentrionali vi sarà un miglioramento delle condizioni atmosferiche con qualche giornata di cielo pulito, soprattutto sui settori sottovento all’Appennino (coste liguri ed alto tirreniche).
Nel periodo successivo, focalizzando quindi il nostro sguardo all’ultima settimana di marzo, vi sarebbe una nuova azione instabile di derivazione nord-atlantica. Un flusso di correnti tese nord-occidentali che dall’oceano attraverseranno il Regno Unito, la Francia settentrionale, il bacino centro-occidentale del Mediterraneo, aria fredda polare marittima andrà a costruire una nuova perturbazione dagli esiti ancora incerti e dal percorso altrettanto difficile da diagnosticare.
Al momento l’ipotesi più probabile è quella di un passaggio “basso”, lo sprofondamento della perturbazione dal Golfo del Leone alle due isole maggiori, ove tra sabato e domenica (24 e 25 marzo) si concentrerebbero gli episodi più rilevanti di MALTEMPO (da confermare).
riportiamo da meteolive