Terremoto, testimonianze drammatiche dall’Appennino: “la terra si è aperta, crepe ovunque”. Viabilità compromessa, chiuse tantissime strade per crepe e frane, intervengono l’Esercito e il Soccorso Alpino
Sono drammatiche le testimonianze che arrivano dalle zone interne dell’Appennino umbro-marchigiano, nella zona dell’epicentro del terremoto di magnitudo 6.5 delle 07:40 di stamattina.
Teramo
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Norcia
“Ci sono problemi di viabilità dappertutto. La viabilità è fortemente compromessa, per gli aiuti bisogna muoversi attraverso i canali istituzionali per non intasare le strade. In particolare il ponte sulla Salaria a Pescara del Tronto, già danneggiato dopo il sisma del 24 agosto è definitivamente venuto giù“: ha aggiunto Curcio nel corso di un punto stampa.
La Salaria e’ bloccata all’altezza di Trisungo, per la caduta di massi che ostruiscono la carreggiata e a causa di un cavalcavia pericolante. Lo si apprende da fonti della Protezione civile delle Marche.
E’ stata chiusa anche la statale delle Tre Valli, la strada principale per Norcia. Lo si apprende dall’Anas. La chiusura e’ stata disposta per la caduta di alcuni massi. Il personale Anas li sta ora rimuovendo e verificando la situazione dei costoni ai margini della carreggiata. Non ancora chiara la situazione sulle altre strade secondarie di accesso a Norcia.
L’Esercito e’ mobilitato nei Comuni piu’ colpiti dal Terremoto per fornire assistenza alla popolazione e per un monitoraggio della situazione, anche del sistema idrografico. Nell’area di Visso, ad esempio, si stanno controllando eventuali movimenti franosi in prossimita’ dei corsi d’acqua con il rischio di allagamenti.
”Siamo in condizioni pietose. Ho ancora 800-900 persone in paese, un borgo distrutto, molti allevatori nelle frazioni di montagna che non possono allontanarsi. Ci sono crolli, e non so ancora se anche dei feriti. Io, da solo con un maresciallo, lavoro da un container di 2 metri per 5, che ho requisito”. Il sindaco di Pievetorina Alessandro Gentilucci lancia un appello attraverso l’ANSA: ”abbiamo bisogno di mezzi, di container”. Solo 400 i residenti che sono andati negli hotel della costa.
Le squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico stanno intervenendo nelle zone del Terremoto. Lo riferisce una nota. Sono stati mobilitati tecnici e unità cinofile da Umbria, Marche, Lazio. In Umbria il servizio sanitario regionale ha chiesto al Cnsas anche alcuni messi a supporto nelle strutture ospedaliere, essendo le ambulanze tutte impegnate. Segnalati alcuni feriti da crolli e calcinacci, al momento nessuna vittima. Le squadre del Cnsas si stanno concentrando nelle zone di Norcia, criticità segnalate anche nella zona di Forca Canapine, un passo di montagna dell’Appennino centrale situato sui Monti Sibillini al confine tra l’Umbria e le Marche, dove una donna bloccata con le gambe dalle macerie. Il Soccorso Alpino è presente nella Dicomac di Rieti e nel Coc di Norcia, che è parzialmente inagibile. Si attendono informazioni più dettagliate dal territorio man mano che le piccole frazioni saranno raggiunte.