Editoriali — 25 Agosto 2015

L’anticiclone nord-africano si appresta a spendere la sua sesta vita con l’intenzione di dedicare all’estate 2015 il gran finale. Finale perchè con il primo di settembre partirà l’autunno meteorologico, finale anche perchè pare che il nuovo mese abbia l’intensione di partire con tutta un’altra aria.

E allora vediamolo questo anticiclone del nord Africa, tante volte protagonista in questa estate 2015: la carta riferita alla topografia di geopotenziale di 500hPa, ovvero alle quote medio di quel polmone atmosferico dove si operano i processi meteorologici, lo rappresenta schierato con un asse obliquo dall’entroterra algerino fin sui Balcani, dove va a saldarsi con quel che rimane dell’ormai vecchio anticiclone scandinavo.

Tutto torna come prima dunque, con le masse d’aria calda subtropicali che si trovano una porta spalancata sul Mediterraneo e sull’Italia.  La 5.94dam ossia la linea (tecnicamente isoipsa) che delimita questa nuova ondata di caldo, centra in pieno la nostra Penisola in quota, mentre nei bassi strati è il profilo dei 20°C a invadere i nostri cieli a 1.500 metri. Il tutto condito da tempo ovunque ben soleggiato che ci terrà compagnia tra metà settimana e la fine del mese, salvo qualche locale eccezione sui monti, dove potrebbero verificarsi brevi e isolati acquazzoni pomeridiani.

Questo porta a prevedere valori massimi di temperatura che, nei giorni di picco del prossimo weekend, potranno ancora avvicinarsi a locali condizioni di onda di calore, raggiungere i 32-34°C e portare moderate condizioni di afa.

E dopo?

In questo caso le carte probabilistiche (vedi grafico qui a fianco) si mostrano concordi nel profilare un possibile cambiamento nella prima settimana di settembre. Già a partire dai primissimi giorni del nuovo mese. la pressione esercitata dalle masse d’aria fredda che iniziano a spingere dalla calotta polare verso le alte latitudini, innescano per effetto domino una spinta dell’aria fresca nord-atlantica verso il Mediterraneo.

In questo disegno l’anticiclone nord-africano si vedrà costretto ad un sostanziale arretramento verso i luoghi di origine, non senza prima aver lasciato sul Mare Nostrum una ulteriore eredità di calore ed energia, che potrebbe rivelarsi “pesante” in relazione all’arrivo delle indifferibili, prossime piogge

 

quota9

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

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