09-07-2016 – Salve a tutti, come accade spesso, nella sequenza giornaliera delle diverse emissioni dei modelli, una tendenza intravista in maniera chiara nel lungo termine viene parzialmente “limata” e attenuata nel medio, per poi tornare, molto simile, nel breve termine.
Tutto ciò sta accadendo nelle emissioni odierne, dove l’ondulazione atlantica del getto polare, che dovrebbe segnare il termine del periodo caldo (peraltro non eccezionale), sta prendendo nuovamente corpo in tutta la sua intensità.
Andiamo per gradi, l’acme dell’ondata di caldo dovrebbe essere raggiunto nella giornata di lunedì (in parte martedì) quando l’azione, già presente, della saccatura atlantica, a sud del Regno Unito, genererà una concavità del getto nel vicino atlantico e, come risposta, una maggiore ingerenza dell’alimentazione africana nelle masse d’aria in arrivo nel Mediterraneo centrale (fig.1).
fig.1
In tale frangente le temperature nel suolo italiano, specialmente al sud, potrebbero aumentare ulteriormente di 2-3° C rispetto a ora.
Ma l’affondo della saccatura in Atlantico, in seguito, invece di esaltare l’onda calda africana, come accaduto in passato, ne segnerà la fine (siamo ormai nel breve termine come previsione). Ecco quindi, che puntuale, per la metà del mese, come annunciato da giorni, l’affondo dell’ondulazione atlantica prende corpo, con un chiar0 contributo artico, nel bassi strati, nell’alimentazione della saccatura e delle masse d’aria in arrivo nel Mediterraneo (fig.2).
fig.2
Questa è la visione dell’ultima emissione del modello americano, ma anche quello europeo, che dopo qualche incertezza si indirizza, stasera, verso un affondo perturbato chiaramente centrato nelle regioni italiane a metà mese. Ecco la classica carta delle anomalie di temperatura a 850 hPa (1500 m); questa volta i colori blu (più freddo) sono chiaramente centrati sul’Italia (fig.3).
fig.3
Insomma, affondo perturbato serio e intenso che, secondo le prime proiezioni, dovrebbe privilegiare le regioni orientali e interne del centro al momento, ecco la previsione per le precipitazioni cumulate tra i giorni 15 e 16 (fig.4).
fig.4
Una vera e propria burrasca di metà mese, come annunciato giorni fa, che potrebbe generare un tracollo termico anche di 10-15° C tra il 15 e il 16 e che potrebbe addirittura portare la neve sulle cime alpine a quote elevate comunque.
fig.5……
Si tratterebbe in ogni caso di una burrasca transitoria, al termine della quale le temperature dovrebbero comunque mantenersi più basse di quelle attuali.
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)