le correnti in quota dai quadranti settentrionali, tra oggi e domani porteranno un buon apporto nevoso sui versanti esteri delle Alpi, tra la Savoia, il Vallese, i Grigioni e il Tirolo, ma ci saranno sconfinamenti anche sul versante italiano con fenomeni tra deboli e moderati fra la Val d’Aosta occidentale e settentrionale, l’alta Valsesia, l’alta val d’Ossola, la ticinese val Leventina, l’alta valle della Moesa nei Grigioni italiani, la lombarda val san Giacomo, l’alta Valtellina, il livignasco, l’alta valle Camonica e l’Alto Adige.

Sono attesi circa 60-120 cm di neve fresca a seconda delle località oltre i 1500-1800 metri di quota e fra 30 e 60 cm oltre i 900-1200 metri di quota, mentre nelle valli intorno ai 600-900 metri di quota gli accumuli oscilleranno fra 15 e 30 cm.

Il limite nelle nevicate, inizialmente nel pomeriggio di oggi al di sopra dei 1500-1800 metri, scenderà rapidamente nel corso della notte ed entro domani mattina sino a fondovalle a motivo dell’arrivo di masse d’aria più fredde dal nord Europa.

Come già sappiamo, sul versante padano, invece, tiepidi venti di caduta faranno alzare le temperature per effetto favonico fin sui 12-15°C nel primo pomeriggio di domenica sulla pianura padana occidentale.

Da milioni di anni il clima delle regioni attorno alle Alpi si comporta così con correnti settentrionali: lo stau (accumulo di masse d’aria umida sui versanti esteri) e il fohn (effetto di riscaldamento per compressione di una massa d’aria dopo aver valicato una catena montuosa) rispondono infatti a precise e immutate leggi della fisica.

Marcello Mazzoleni